Dopo diversi annunci, il governo serbo e l’aeroporto Nikola Tesla hanno lanciato un invito pubblico per l’assegnazione di una concessione di 25 anni per l’aeroporto.
Offerenti interessati alla concessione hanno due settimane di tempo a disposizione per presentare la loro domanda di partecipazione alla procedura.
Il bando, pubblicato sul sito ufficiale dell’aeroporto, stabilisce che il concessionario selezionato dovrà impegnarsi nel finanziamento dei lavori di costruzione e ricostruzione, procedere a corretta manutenzione dell’infrastruttura dell’aeroporto e al suo funzionamento.
Il concessionario dovrà anche essere registrato quale soggetto giuridico in Serbia. L’azienda selezionata otterrà in cambio tutti i diritti per la gestione e manutenzione non solo dell’aeroporto, ma anche del suo patrimonio, compreso quello immobiliare.
Alla scadenza del contratto di concessione (dopo 25 anni), il governo serbo rileverà nuovamente la proprietà dell’aeroporto.
Nel mese di agosto, il Primo Ministro serbo Aleksandar Vucic ha definito il Nikola Tesla “un oca d’oro”, alludendo alla sua redditività e potenziale finanziario, aggiungendo che l’accordo di concessione sarà sul tavolo per 350 milioni di euro.
“In più, c’è il canone di concessione che potrebbe variare tra 10 e 15 milioni di euro all’anno. Abbiamo trasformato l’aeroporto nell’ “oca d’oro” dei Balcani, non solo della Serbia”.
In precedenza, nel mese di aprile 2015, Vucic aveva stimato il valore dell’aeroporto corrispondente a 250 milioni di euro, affermando che il governo serbo avrebbe chiesto tra 500 e 600 milioni di euro per i diritti di concessione.
I media hanno riferito che otto aziende hanno già manifestato il loro interesse sia per la gestione che per formare partnership con l’aeroporto: Vinci dalla Francia (che possiede otto aeroporti in Portogallo), la tedesca Fraport (che possiede l’aeroporto di Lubiana), la società francese Bouygues S.A. (che gestisce l’aeroporto di Zagabria), due aziende degli Stati Arabi e tre dalla Cina.
La procedura di concessione eslude la partecipazione delle aziende che gestiscono o operano negli aeroporti situati nel raggio di 450 chilometri da Belgrado, tagliando fuori quindi le imprese ADP (uno dei concessionari di Pleso, Zagabria), e il conglomerato turco Tav conglomerata, gestore degli aeroporti in Macedonia.
I potenziali offerenti devono avere già in gestione un aeroporto con almeno 5 milioni di passeggeri all’anno negli ultimi 10 anni, possedere un patrimonio di oltre 500 milioni di euro, e disporre di risorse finanziarie disponibili.
(InsajderNet, 12.02.2017)
https://insajder.net/sr/sajt/tema/3039/Otvorena-trka-za-upravljanje-Aerodromom-na-25-godina.htm
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