Il Ministro delle Finanze Lazar Krstic e il presidente del Consiglio fiscale Pavle Petrovic hanno risposto a tre domande del quotidiano Blic sul modo in cui lo Stato può evitare la bancarotta nel 2014.
Blic: Il Governo deve introdurre nuove misure nel bilancio per risparmiare altri 300 milioni di euro?
Krstic: L’idea che siano necessarie ulteriori misure è basata sull’assunto che non riusciremo a far emergere l’economia sommersa, a riorganizzare le imprese pubbliche e ad aumentare il gettito fiscale. I rischi esistono, ma sono convinto che il Governo ha elaborato il bilancio per il 2014 in modo responsabile, il che significa che non dovremo apportare tagli maggiori di quelli che sono necessari. Valuteremo però la possiblità di limitare le assunzioni nell’amministrazione pubblica e il blocco dei posti di lavoro legati a considerazioni politiche.
Petrovic: Le finanze pubbliche hanno seri problemi e per questo sono necessarie nuove misure volte al risparmio. Andrebbero diminuiti gli impiegati e ridotti gli stipendi nel settore pubblico. E’ vero che sarebbe impopolare, ma con la riforma delle pensioni e la diminuzione delle sovvenzioni alle imprese pubbliche si otterrebbero ulteriori risparmi. Solo nel 2014 Srbijagas riceverà 150 milioni di euro di aiuti diretti, mentre le Ferrovie 110 milioni.
Blic: Le misure previste dal Governo sono effettivamente quelle dichiarate in tutti i settori?
Krstic: Penso che abbiamo fatto il possibile. Le misure decise riguardano sia introiti che uscite, le imprese pubbliche, le banche… Il Consiglio fiscale ritiene che sia necessaria una riforma delle pensioni più aggressiva. Se fosse stato possibile dal punto di vista politico, l’avremmo fatto. Nei prossimi nove mesi attueremo anche la riforma dei gradi salariali nel settore pubblico, nel quale ci sono più di 900 coefficienti per il calcolo dello stipendio.
Petrovic: I tagli colpiranno i cittadini attraverso l’aumento delle tasse, gli impiegati del settore pubblico e i pensionati attraverso un aumento limitato delle pensioni. In questo modo il Governo risparmierà 300 miliioni di euro, che però spenderà per imprese pubbliche in difficoltà, banche sull’orlo del fallimento, ecc. Nel 2014 solo per le aziende statali lo Stato spenderà 560 milioni di euro. Altri 660 milioni andranno come garanzia per i loro debiti. Grandi somme sono previste anche per gli impiegati del Ministero degli Interni e per quello della Difesa.
Blic: Lo Stato deve continuare a pagare le perdite di Srbijagas e delle altre imprese pubbliche?
Krstic: I fondi per le imprese pubbliche sono in bilancio, perché non possiamo, ad esempio, tagliare il gas ai cittadini. In bilancio c’è il minimo dovuto per garantire le necessità sociali. ma non possiamo permettere che si ripetano casi di banche che falliscono e i cui debiti vengono coperti dallo Stato.
Petrovic: Srbijagas ha un debito di oltre un miliardo di euro, tre volte maggiore rispetto al 2012. Questa impresa pubblica non dovrebbe ricevere nemmeno un dinaro già dalla metà del 2014. Contemporaneamente dovrebbe iniziare a restituire i prestiti ricevuti. Bisogna fermare anche il crollo delle banche statali. Il solo fallimento di PBB ci è costato 100 milioni di euro.
(Blic, 28.11.2013)