Chi e perché diffonde notizie sulla chiusura di Fiat in Serbia?

Nei giorni scorsi sono apparse sui media sociali “affidabili informazioni” secondo le quali la fabbrica Fiat di Kragujevac dovrebbe chiudere e la produzione della 500L verrebbe spostata in Brasile.

Non si sa chi e perché diffonde queste notizie. Quello che si sa tra il pubblico più avvertito è che si tratta di uno dei molti non-sense che hanno accompagnato l’arrivo di Fiat in Serbia e che, a sei anni dalla costituzione della società Fiat Automobili Serbia (FAS), ancora accompagnano tale fabbrica.

Il problema è che, a parte quella più avvertita, la componente maggioritaria dell’opinione pubblica nazionale, abituata al “capitalismo alla serba”, prende queste notizie per veritiere. Più preoccupante il fatto che questa disinformazione finisce per creare ansia tra i lavoratori Fiat di Kragujevac che quelle auto devono costruirle e non sanno come interpretare le intenzioni di coloro che, per ragioni tutte loro, vorrebbero “chiudere” la fabbrica.

Da parte della FAS, che sarà ferma per ferie collettive fino al 12 gennaio, non sono arrivati commenti ufficiali alle ultime “notizie” di “chiusura” della fabbrica. In ogni caso recentemente Diego Velini, manager responsabile per lo sviluppo d’impresa e gli affari istituzionali, ha commentato in merito a queste voci infondate chiedendo: “Sapete quanto costerebbe?”

“Sapete quanto è stato investito nella fabbrica? Chi potrebbe chiuderla? Nella fabrica Fiat di Kragujevac finora sono stati investiti 1,3 miliardi di euro e inoltre la FAS è l’importatore e il distributore generale di tutti i marchi del gruppo e la Fiat 500L è molto apprezzata dal mercato, in particolare in quelli di Italia, Germania, Spagna e Inghilterra”, Velini ha anche dichiarato che è in preparazione il piano di produzione per il prossimo periodo, che non può ancora essere reso pubblico, ma si è detto convinto che Fiat possa portare a Kragujevac “un nuovo modello”.

Da notare poi che non più di dieci giorni fa il direttore dello stabilimento FAS Francesco Ciancia ha dichiarato che “la fabbrica di Kragujevac merita un nuovo modello”. E’ quanto crede anche il sindacato, che per bocca di Zoran Markovic, presidente del sindacato aziendale, ha affermato che i lavoratori si aspettano che nell’anno in corso arrivi l’annuncio ufficiale della produzione di un altro modello di auto a Kragujevac. Markovic ha ricordato che recentemente la fabbrica ha ottenuto la medaglia di bronzo nello standard World Class Manufactoring, fatto che la qualifica per produrre un secondo modello. La fabbrica di Kragujevac è stata concepita per una produzione di 300,000 autoveicoli all’anno e oggi impiega poco più di 3000 dipendenti, oltre ad altri circa 1500 posti di lavoro creati dalle aziande fornitrici. con un fatturato di circa un miliardo e mezzo di dollari.

Alla domanda su chi dunque diffonde tale disinformazione non vi è dunque al momento risposta.

Obiettivo: management locale

L’obiettivo di Fiat è che in un futuro prossimo la fabbrica venga gestita da personale serbo. “Stiamo lavorando su questo e sullo sviluppo di un certo numero di manager serbi capaci di affrontare il compito”, sottolinea Diego Velini, aggiungendo che la FAS investe costantemente nella formazione del personale sulle più aggiornate tecniche e tecnologie di produzione di autoveicoli. Velini evidenzia anche che finora sono state erogate oltre un milione di ore di formazione e alcune centinaia di lavoratori di Kragujevac hanno seguito corsi all’estero mentre nello scorso luglio è stata aperta l’Accademia per la formazione di rivenditori e agenti di vendita.

(B92, 05.01.2015)

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