Fino ad oggi, le imprese russe hanno investito 3 miliardi di dollari di Serbia, e il 2017 potrebbe riportare il commercio tra i due paesi al volume che aveva in passato: è quanto ha dichiarato Alexander Chepurin, Ambasciatore russo in Serbia.
Chepurin ha tenuto un discorso in occasione dell’apertura del seminario sullo sviluppo sociale ed economico della Serbia che ha avuto luogo presso la Russian House giovedì, sottolineando che “la Serbia è il nostro partner strategico, senza dubbio, e la nostra cooperazione è in corso già da 800 anni”.
“Nei primi nove mesi di quest’anno, il valore degli scambi tra i nostri due paesi si è attestato a 1,7 miliardi di dollari. Il commercio di beni è cresciuto del 3%, e finanziariamente la crescita è stata in qualche modo più bassa a causa del prezzo molto basso dei prodotti energetici. Nello stesso periodo, l’esportazione della Serbia verso la Russia è cresciuta del 9,1%”, ha spiegato Chepurin.
D’altra parte, i paesi che hanno imposto sanzioni alla Russia nel 2015 hanno registrato un calo nel commercio con la Russia, compresa l’Italia. L’anno scorso, il commercio tra i due Paesi è sceso del 32,6% e quest’anno ulteriormente, del 42%.
“La Serbia non guadagnerebbe nulla imponendo sanzioni nei confronti della Russia. Ne deriverebbero solo danni economici. Dovremmo lavorare sui rami economici che hanno bisogno di profili professionali tecnologicamente istruiti. Il valore delle esportazioni nel settore IT russo è pari a 7 miliardi di dollari, ed è in quest’ambito che la Serbia ha l’opportunità di cooperare con la Russia”, ha concluso l’ambasciatore.
(Vecernje Novosti, 08.12.2016)
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