Una ricerca condotta dalla banca Reiffeisen rileva che gli investitori esteri si aspettano un Governo che attui le riforme e un’estate calda caratterizzata da misure impopolari.
Nella relazione del gruppo di ricerca viene evidenziato che la Serbia ha iniziato l’attuazione di un nuovo pacchetto di consolidamento fiscale con la diminuzione degli stipendi nel settore pubblico, l’aumento dell’IVA al 10% e il calo delle sovvenzioni. Il processo dovrebbe rallentare per l’imminenza delle elezioni e i limitati poteri del Governo tecnico temporaneo, ma è prevista una nuova accelerazione con l’insediamento del nuovo esecutivo, il che porterebbe a un’estate bollente per le riforme impopolari che dovrebbero essere attuate.
Gli investitori sono in generale molto ottimisti circa l’esito delle elezioni anticipate, visto che si attendono che il nuovo Governo sia fortemente orientato verso le riforme. Questa convinzione è supportata dalla tendenza alla diminuzione del rendimento sui titoli di stato in dinari, avvenuta negli ultimi mesi; tuttavia il documento evidenzia la sorpresa legata al crollo dell’offerta delle obbligazioni a 53 settimane (le più appetibili per gli investitori stranieri) all’ultima asta di febbraio, così come il leggero aumento del rendimento di questi stessi titoli. La relazione sottolinea che è difficile capire se questo sia solo un episodio oppure se sia il frutto di altre considerazioni da parte degli investitori.
Gli analisti della Reiffeisen ritengono che nella seconda metà del 2014 ci si può attendere una revisione del bilancio e del controllo delle spese, visto che gli introiti sono minori del previsto. Le cause di questa situazione vanno ricercate nell’irregolare ripresa economica, concentrata in alcuni rami dell’industria, la prosecuzione della diminuzione della spesa pubblica e privata e il passaggio al nuovo modello economico basato sulle esportazioni (che non sono una fonte di abbondanti entrate fiscali).
(Beta, 19.02.2014)