Confermate le candidature presidenziali: Ljubisa Preletacevic Beli sul filo di lana

Nella serata di ieri, dopo lungo dibattito, la Commissione elettorale della Serbia ha confermato la candidatura di Ljubisa Preletacevic Beli, personaggio satirico, alle prossime elezioni presidenziali del 2 aprile.

A seguito dei dubbi della Commissione (RIK) sulla validità della documentazione presentata dal gruppo del potenziale candidato alla presidenza “‘Beli – Hit it Hard”, John Ninic, membro della stessa commissione e del movimento di opposizione “Dosta je bilo” aveva pubblicato un tweet ribadendo che i candidati erano tenuti a presentare 10.000 firme di sostegno dei cittadini. La documentazione di Beli, consegnata entro i termini di scadenza previsti per domenica notte, provvista di 12.700 firme di sostegno dei cittadini, era stata dunque inviata al Ministero dell’Amministrazione statale per essere sottoposta ad ulteriore controllo elettronico.

I membri della RIK hanno spiegato su Twitter che il problema consisteva nel fatto che l’espressione “gruppo di cittadini” non era riportata davanti al nome del gruppo di Beli. Il disguido ha causato un’ondata di insoddisfazione pubblica sui social media, e molte persone hanno chiesto ai membri della RIK di aggiungere le parole mancanti, accusando la Commissione di ostacolare un candidato dell’opposizione.

Nel frattempo, la Commissione aveva, in giornata, confermato altri tre candidati: Milan Stamatovic, sindaco del comune di Cajetina, Nenad Canak, il leader della Lega dei socialdemocratici di Vojvodina, e Miroslav Parovic, il capo del movimento anti-globalizzazione, Movimento Libertario Nazionale. Le candidature di Aleksandar Vucic, Sasa Jankovic, Vojislav Seselj, Vuk Jeremic, Bosko Obradovic, Sasa Radulovic, e Aleksandar Popovic erano state precedentemente avallate. 

Intanto, la querelle relativa alle firme presentate da Beli ha contribuito ad alimentare l’impazienza e l’ironia di molti potenziali elettori, utenti di internet, che hanno atteso l’annuncio della commissione sbeffeggiando la situazione sui canali social.

Una pagina di Facebook chiamata “Opozicionar” (“oppositore”) ha dato vita ad un sondaggio in diretta dopo che la decisione, che avrebbe dovuto essere annunciata in mattinata, non è arrivata, chiedendo alle persone di mostrare il loro sostegno per Beli facendo clic sul pulsante ‘like’, o per l’attuale Primo Ministro serbo e candidato presidenziale Aleksandar Vucic facendo clic sull’emoticon ‘arrabbiato’.

Nell’arco di sole tre ore, più di 20.000 utenti di Facebook hanno preso parte al sondaggio, ancora in corso, con Beli in testa a raccogliere la maggior parte del sostegno.

Personaggio satirico, Luka Maksimovic, alias Ljubisa Preletacevic Beli, leader del movimento “Beli Hit It Hard”, era stato a Novi Sad, la seconda città più grande della Serbia, nelle giornate di giovedì e venerdì per raccogliere le firme per la sua candidatura. Giovedì la fila di persone radunate per apporre la propria firma aveva raggiunto il chilometro di lunghezza, tra applausi e canti quando Beli ha fatto la sua comparsa. “Vedete un vero leader! Sono io! Sono qui quasi per tutto il giorno, sono persino andato a prendere un caffè con queste persone! Sono grandi!“, ha dichiarato Maksimovic a BIRN. Un giovane in attesa in fila ha chiarito il motivo del suo entusiasta sostegno a Maksimovic: “rappresenta la gente comune! È per questo che sono qui”. Un altro dei suoi sostenitori ha invece ammesso che l’unica cosa importante è fare in modo che non risulti vincitore Aleksandar Vucic, aggiungendo che “altri candidati hanno possibilità, ma Beli no, quindi dobbiamo aiutarlo a vincere!”.

La fama di Maksimovic è cresciuta dopo la sua partecipazione alle lezioni locali nella sua città, Mladenovac, sotto il suo pseudonimo. La sua candidatura era stata architettata per prendere in giro l’establishment politico, ma Beli ha finito per piazzarsi secondo, raccogliendo il 20% dei consensi.

Intanto, la Commissione Elettorale ha confermato che il voto alle prossime elezioni presidenziali si svolgerà anche nei 90 seggi elettorali in Kosovo e in 53 postazioni elettorali all’estero, presso 32 paesi, come riferito dall’emittente televisiva N1.

(Balkan Insight, 13.03.2017)

http://www.balkaninsight.com/en/article/live-serbia-presidential-elections-2016-03-08-2017 

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