Per la Serbia, è tempo di aprire altri capitoli nei negoziati di adesione con l’Unione europea.
La Commissione europea dovrebbe effettuare la sua valutazione sul progresso della Serbia entro l’anno prossimo.
Serbia e Montenegro sono i favoriti nella corsa del prossimo ciclo di allargamento dell’UE, che avrà luogo nel 2025.
Ma rimane un grande ostacolo, spiega la Prima Ministra serba Ana Brnabic: il Kosovo.
“È un problema molto sensibile. E ciò che è estremamente importante per noi è che la Commissione dell’Unione europea rimane neutrale sullo stato del Kosovo, e questa è veramente la pietra angolare, non solo del dialogo Belgrado/Pristina, nel quale la Commissione europea è mediatrice, ma anche della nostra integrazione”.
A differenza della PM, alcuni nazionalisti serbi hanno accusato l’UE di un doppio standard che consentirebbe l’indipendenza del Kosovo, ma non della Catalogna.
“Siamo completamente d’accordo con la Commissione dell’UE su tutto ciò che è stato detto per quanto riguarda la Spagna e sul rispetto della Costituzione spagnola, del diritto internazionale e della sovranità del regno di Spagna”.
La maggiore preoccupazione dell’UE è rappresentata dall’influenza economica e politica della Russia in Serbia e Montenegro. Questa è una delle ragioni per cui Bruxelles sta valutando seriamente la prospettiva di adesione di entrambi gli stati balcanici.
Ma: “Non siamo una sorta di cavallo di Troia per la Russia nell’UE. La Russia è il nostro importante partner commerciale e il nostro amico, ma questo, in alcun modo, non limita sostanzialmente l’integrazione strategica dell’UE”.
(EuroNews, 11.10.2017)
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