La Premier Ana Brnabić ha dichiarato che al momento si sta valutando di introdurre lentamente i certificati verdi COVID in quei luoghi in cui non è necessario che i cittadini soggiornino, come caffè, ristoranti e discoteche.
“Per quanto riguarda le obiezioni che i certificati COVID sono incostituzionali, è vero. In larga misura lo sono se li presenti per alcune cose di cui le persone hanno bisogno. Non puoi presentarli come hanno fatto altri Paesi, non so come abbiano fatto; li abbiamo osservati tutti questi giorni e settimane, come fosse possibile diciamo introdurli nelle strutture di vendita al dettaglio”, ha detto la Brnabic.
Quando le è stato chiesto se pensa che i bambini debbano andare a scuola e se sono più sicuri lì, dato che alcuni portano il virus ai loro genitori, la Brnabić ha detto che pensa che comunque dovrebbero, sottolineando che non è la sua opinione ma il parere degli esperti.
“Anche se so che spesso non vi fidate degli esperti, e alcuni di loro dicono alla gente che la terza dose del vaccino non è la terza felicità, che non la darebbero a nessuno e che la terza dose non è stata testata abbastanza, comunque una maggiore responsabilità non sarebbe fuori questione”.
La Brnabic ha detto, dopo la sessione dell’Unità di crisi, che l’introduzione del certificato, se avverrà, sarà conforme alla Costituzione e ai diritti umani, nelle aree in cui non è necessario che le persone vadano e dove c’è un alta possibilità di contagio come discoteche, bar, caffè e ristoranti.
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