Il primo ministro Ana Brnabić ha dichiarato di aspettarsi che entro la fine dell’anno l’inflazione sarà dell’11%, cioè al livello dell’UE, e che si aspetta una crescita degli stipendi e delle pensioni del settore pubblico superiore.
Alla Radiotelevisione serba ha dichiarato che dal 1° gennaio l’esercito e la polizia avranno stipendi più alti del 25%, mentre gli stipendi del settore pubblico e le pensioni aumenteranno rispettivamente del 12 e del 20%.
“Oggi è un buon giorno per i pensionati, perché abbiamo aumentato le pensioni del nove per cento, e dal 1° gennaio seguirà un altro aumento del 12,1 per cento”, ha detto Brnabić.
Ha aggiunto che il governo non rinuncia all’obiettivo promesso in campagna elettorale, ovvero che entro il 2026 lo stipendio medio in Serbia sarà di 1.000 euro e la pensione media di 500 euro.
“Entro la fine di quest’anno, il salario medio in Serbia sarà superiore a 700 euro, e la pensione media l’anno prossimo sarà di circa 322 euro, quindi siamo sulla buona strada per realizzare quanto promesso entro la fine del 2025”, ha aggiunto Brnabić.
Ha aggiunto che durante l’incontro con il FMI le è stato detto che l’economia serba è molto resistente, ma non indistruttibile.
Durante l’incontro con i rappresentanti del FMI, la Serbia ha discusso un accordo di standby di 2,45 miliardi di euro, che il governo serbo intende utilizzare per la realizzazione dei progetti su larga scala.
Secondo il primo ministro, la crescita del Pil sarà inferiore a quella prevista, e spera che si attesti intorno al tre per cento.
(Nova, 02.11.2022)
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