Secondo quanto prevede la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), il prodotto interno lordo (PIL) della Serbia crescerà del 2,5% nel 2016 e del 2,7% nel 2017, dopo il salto del 2,9% nella prima metà del 2016.
Sono state quindi riviste al rialzo le proiezioni diffuse a maggio, alzando la stima della crescita della Serbia dello 0,7% nel 2016 e dello 0,4% nel 2017.
Il principale fattore propulsivo, come afferma la relazione, potrebbe essere costituito dall’incremento della produzione in Zelezara, in relazione alla quale il proprietario cinese ha annunciato un ambizioso piano di investimenti.
Allo stesso tempo, secondo la BERS, lo sviluppo futuro della situazione per quanto riguarda il petrolio e la bassa domanda esterna, soprattutto nel mercato auto, potrebbero ostacolare la crescita economica della Serbia nel prossimo anno: le prospettive a medio termine sono favorevoli, ma dipenderà dal ritmo cui procederanno le riforme necessarie per migliorare ulteriormente il clima degli investimenti, dal sostegno alla risoluzione dei crediti deteriorati (NPL) e dalla ristrutturazione aziendale, utili a sbloccare la crescita del credito e accelerare l’attuazione dei grandi progetti infrastrutturali”.
Per quanto riguarda i paesi della regione, le proiezioni di crescita della BERS per la Bosnia-Erzegovina si attestano al 2,7% nel 2016 e al 3% nel 2017, e, per la Grecia, al 2,3% nel 2016 e al 2% nel 2017.
Secondo la BERS, la crescita in Slovenia sarà del 2,2% nel 2016 e del 2,3% nel 2017, in Bulgaria del 2,8% sia nel 2016 che nel 2017, e in Macedonia del 2,1% nel 2016 e del 3% nel 2017, mentre in Montenegro dovrebbe attestarsi al 4% nel 2016 e al 3,5% nel 2017.
(eKapija, 03.11.2016)
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