Il termine ultimo per l’iscrizione dei beni pubblici utilizzati dai comuni, città e imprese pubbliche, che dovrebbe scadere quest’anno, sarà esteso al 2020. Si tratta della sesta proroga consecutiva.
Le modifiche alla Legge sui beni pubblici, che regola questo settore, sono in discussione da parte dei deputati serbi e prevederebbero sanzioni per gli enti pubblici che non sono riusciti a riferire sull’utilizzo delle risorse statali. Le risorse statali serbe dovrebbero anche essere accorpate in un database elettronico che sarà reso pubblico.
La Direzione della Proprietà dello Stato ha già un database, in cui sono però presenti solo 135.000 voci (beni immobili), dunque, secondo Restitution Network, non affidabile in quanto poco realistico. Dall’altra parte, l’autorità geodetica statale, responsabile anche della registrazione dei beni immobili pubblici, ha un database con quasi 25 milioni di voci.
Ad esempio, nel 2006, il registro fondiario statale elencava 2,5 milioni di ettari di foreste con 1,3 milioni di ettari appartenenti allo stato. Per non parlare dei terreni agricoli di proprietà statale, locali commerciali e terreni edificabili.
“Lo stato possiede tra il 15% e il 20% di questi 25 milioni di beni immobili registrati, vale a dire almeno 5 milioni. E le autorità statali ne hanno registrato solo 135.000! Settecento imprese pubbliche, la maggior parte dei comuni e città, e la Direzione terreni agricoli condividono lo stesso atteggiamento irresponsabile nei confronti dei beni dello Stato”, osserva Miglio Antic di Restitution Network.
La Direzione Terreni non è riuscita a registrare oltre 700.000 ettari di terra demaniale. La stessa, terribile situazione si riscontra in relazione ai registri relativi ai terreni edificabili. Sebbene, per anni, questi lotti siano stati lasciati non registrati, vengono commerciati.
“La Legge sulle beni pubblici prevede che i beneficiari della proprietà dello Stato sono autorizzati a vendere questa proprietà senza alcun compenso o restrizioni, a differenza di cittadini comuni”, sottolinea Bogdan Veljkovic, Presidente dell’Associazione dei Cittadini per la Restituzione dei beni sequestrati, che opera sotto Restitution Network.
(Vecernje Novosti, 10.12.2017)
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