Belgrado sull’acqua: sogno o realtà?

Nell’attuale campagna elettorale per l’elezione del primo cittadino, non passa praticamente giorno in cui le forze politiche non si scontrino sul tema del faraonico progetto che riguarda la capitale.

Mentre il leader del SNS, Aleksandar Vucic, e i suoi collaboratori cercano continuamente di convincere l’opinione pubblica del fatto che si tratta di una occasione unica per la Serbia, “un sogno che può diventare realtà”, l’opposizione – prima di tutto nella persona dell’ex Sindaco Dragan Djilas – ritiene che il progetto non sia nient’altro che una “favola irreale”.

Lo scorso fine settimana, intervenendo in occasione della rimozione dei binari per i lavori di rinnovo della stazione ferroviaria a Nuova Belgrado, Sinisa Mali (presidente del Consiglio temporaneo di governo della città e consigliere di Vucic per l’economia e le finanze), ha detto che si tratta di un giorno storico, in cui prende avvio “un progetto che è un’occasione di sviluppo per la città e il nostro Paese”. Come ha precisato Mali, le Ferrovie serbe hanno garantito che un terzo dei binari sarà risistemato nel giro di otto mesi, il che – se ciò sarà davvero portato a termine – permetterà l’avvio dei lavori di Belgrado sull’acqua, con la costruzione di quattro immobili (la torre, il centro commerciale e altri due edifici).

Sul fronte opposto, Djilas ha parlato di “fantascienza” e di un progetto che “costerà alla Serbia una cifra enorme”. Egli ha detto di aver parlato – quando era sindaco – con Vucic di questo progetto,  e ha sottolineato che “molto di ciò che è stato promesso già non è stato mantenuto”. Una di queste promesse inosservate riguarda il fatto che tutti i mezzi per la realizzazione del progetto dovrebbero essere garantiti dall’investitore. “Oggi le condizioni sono diverse, dobbiamo garantire le infrastrutture per i cantieri. E sapete quanto costerebbero tali infrastrutture?” ha retoricamente chiesto Djilas, aggiungendo che si tratterebbe di una spesa intorno al miliardo di euro. A questa accusa, i progressisti hanno ribattuto che la spesa sarebbe di alcuni milioni. La candidata a sindaco dell’URS, Suzana Grubjesic, ha ironicamente dichiarato che “ai belgradesi serve innanzitutto l’acqua, e solo dopo Belgrado sull’acqua“.

(danas.rs, 09.03.2014)

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