Belgrado sull’acqua: proteste contro sfratto a Savamala

Venerdì 26 agosto, nell’ambito della campagna Ne da(vi)mo Beograd (NdT: “Non affonDIAMO Belgrado”), è stata organizzata una manifestazione di protesta contro lo sfratto imminente dell’ultima famiglia ancora residente nella zona coinvolta dal progetto Belgrado sull’acqua. 

I manifestanti si sono riuniti di fronte alla casa della famiglia Timotijevic – l’ultima ancora in piedi nella zona coinvolta dal progetto statale Belgrado Waterfront (Belgrado sull’acqua) – nel tentativo di impedire la consegna dell’avviso di sfratto programmato dalle autorità cittadine.

Robert Kozma, membro del gruppo organizzatore della campagna “Ne da(vi)mo Beograd (Let’s Not Drown Belgrade)”, ha spiegato a BIRN che l’iniziativa è stata innescata dalla volontà di mostrare sostegno a questa famiglia, che rischia di perdere la casa in cui in sei hanno vissuto per più di due decenni.

“Siamo qui per mostrare loro che non sono soli e anche per sottolineare ancora una volta come questo progetto stia danneggiando tutti i cittadini della Serbia, costringendo le persone ad abbandonare le proprie case e spendendo i soldi dei contribuenti per costruire un lussuoso resort d’élite “, ha affermato Kozma. A causa delle necessità progettuali, un totale di 227 famiglie provenienti dai distretti di Savamala e Bara Venecija sono state costrette a trasferirsi. Nel frattempo, nel mese di aprile, è scoppiato uno scandalo in seguito all’azione di un paio di dozzine di uomini mascherati non identificati, i quali, nottetempo, hanno bloccato Hercegovačka Street a Savamala e demolito edifici con l’ausilio di bulldozer.

La controversia tra lo Stato e Ivan Timotijevic prosegue ormai già da due anni, con entrambe le parti a rivendicare la proprietà della casa. Timotijevic sostiene di aver ricevuto la casa dal suo ex datore di lavoro, una società denominata Iskra, e di possedere i documenti necessari per dimostrarlo. Tuttavia, nel frattempo, la società è fallita e sembra non abbia proceduto a legalizzare i documenti di proprietà, in precedenza certificati da un tribunale. Attualmente, secondo le autorità, l’impresa statale Zeleznice (Ferrovie della Serbia) risulta proprietaria della casa di Timotijevic.

Timotijevic ha espresso la convinzione secondo cui il vero problema consisterebbe nel rifiuto da parte delle autorità di attendere la risoluzione del caso presso la Corte Suprema, prevista nel mese di settembre. Se dovesse perdere il caso, le autorità cittadine gli offrirebbero un nuovo appartamento con un contratto di locazione di cinque anni, ma Timotijevic non vuole accettare questo accordo in quanto il modesto importo della sua pensione non gli consentirebbe di pagare l’affitto.

Danilo Prnjat, uno dei partecipanti della manifestazione di venerdì, sostiene che primariamente si dovrebbe fare luce sul modo in cui lo Stato ha assunto la proprietà della casa: “nessuno cita la Legge sulle Privatizzazioni del 2001, in base al quale la proprietà pubblica è diventata proprietà dello Stato, che ora, come è evidente, ha iniziato a venderla”.

Mentre il governo della Serbia considera il progetto Belgrado sull’acqua come principale contributo per il futuro economico della città, i critici sottolineano l’incostituzionalità dell’accordo raggiunto con Eagle Hills, società con sede negli Emirati Arabi Uniti. Il progetto avrebbe infatti comportato la sospensione delle leggi della Serbia sul territorio coinvolto dai lavori.

Molte delle persone che vivono lungo la banchina del fiume Sava sostengono che lo sviluppo di Belgrade Waterfront (Belgrado sull’acqua) si rivelerà negativo per la società nel suo complesso, mentre il caso delle demolizioni illegali nel mese di aprile non è stato ancora risolto. A questo proposito il Primo Ministro Aleksandar Vucic ha ammesso in giugno la responsabilità e il coinvolgimento di alti funzionari cittadini. Ma, quattro mesi dopo, l’indagine avviata da parte dello Stato non ha ancora prodotto informazioni certe su chi debba essere perseguito effettivamente.

(BalkanInsight, 26.08.2016, http://www.balkaninsight.com/en/article/protest-against-last-belgrade-waterfront-house-demolition-08-26-2016) 

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