Con la sospensione temporanea del traffico sulla linea ferroviaria internazionale Belgrado – Bar, Belgrado non ha più un solo collegamento ferroviario con gli altri Paesi balcanici, il che va di pari passo con la devastazione della rete ferroviaria locale in Serbia, afferma il movimento Ne Davimo Belgrado/Fronte Verde-Sinistra.
Mentre il Presidente serbo si vanta di investire lo Stato nella costruzione di ferrovie e nel rinnovamento dei 75 chilometri di ferrovia che collegano Belgrado e Novi Sad, la situazione generale della rete ferroviaria sta peggiorando: i treni che andavano da Belgrado a Vienna, Praga, Lubiana, Sarajevo, Zagabria, Budapest, Timisoara, Istanbul, Sofia, Salonicco, Skopje e altre città europee sono stati tutti cancellati.
Oggi, grazie alla cattiva gestione e all’incompetenza del partito al governo, Belgrado non ha alcun collegamento ferroviario con la regione. L’unica ferrovia internazionale attualmente attiva, che collega la città serba di Dimitrovgrad a Sofia in Bulgaria, funziona una volta al giorno.
Zoran Bukvić, del movimento Ne Davimo Beograd, sottolinea inoltre che in Europa occidentale i treni ad alta velocità sono una forma di trasporto più efficiente degli aerei e ritiene che la combinazione di treni ad alta velocità e parcheggi a sufficienza in città, nonché l’integrazione intermodale dei treni con il trasporto pubblico cittadino e i sistemi di biciclette pubbliche, dovrebbe essere una forma dominante di trasporto a lunga distanza.
Bukvić ha inoltre sottolineato il comfort e i vantaggi del viaggio in treno, aggiungendo che il treno è il mezzo di trasporto più sostenibile dal punto di vista ambientale e che, con investimenti adeguati, può anche diventare il più veloce.
(Danas, 28.03.2023)
https://www.danas.rs/vesti/ekonomija/beograd-ostao-bez-zeleznicke-veze-sa-balkanom/
This post is also available in: English