Bassa la fiducia dei cittadini sulla trasparenza negli appalti pubblici

Un cittadino serbo su due ammette di non sapere quasi nulla degli appalti pubblici, ma più dell’80% di loro sarebbe d’accordo se si costruissero meno strade ma di migliore qualità o se si acquistassero anche meno mezzi di trasporto pubblico ma solo quelli che non inquinano l’ambiente.

Sono alcuni dei risultati di un’indagine sugli appalti pubblici condotta dall’agenzia “IPSOS” per l’agenzia “NALED”, con il supporto dell’Agenzia svedese per la cooperazione internazionale allo sviluppo (SIDA). La campagna, iniziata con la presentazione pubblica dei risultati della ricerca, è stata sostenuta anche dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) nell’ambito del progetto “Dialogo pubblico-privato per lo sviluppo”.

Presentando i risultati della ricerca, la “NALED” ha aperto ufficialmente il “Mese degli appalti pubblici”, accompagnato da un apposito sito in cui è possibile evidenziare i problemi e esaminare le soluzioni.

La fiducia negli appalti pubblici in Serbia sarebbe maggiore se la trasparenza e la partecipazione dei cittadini a questi processi fossero più alte, ha dimostrato la ricerca. Secondo i risultati, un offerente su quattro non si fida e pensa che le procedure non siano eque e quasi la metà non soddisfi le condizioni, motivo per cui non ci si dovrebbe sorprendere che la maggioranza degli interessati non abbia partecipato a neanche un appalto negli ultimi tre anni.

Il numero medio di offerte per appalto pubblico lo scorso anno è stato di 2,5. Per avere più offerte, è necessario creare condizioni eque, migliorare il controllo e la trasparenza, hanno affermato gli intervistati. Hanno sottolineato che la trasparenza, un migliore controllo e l’applicazione di criteri diversi dal prezzo li motiverebbero ad attivarsi.

D’altra parte, gli appaltatori affermano di non utilizzare criteri di qualità, perché non hanno un modello in base al quale poterli fare. Considerano tali appalti rischiosi e sottolineano di non essere sufficientemente formati per organizzarli.

Secondo i risultati, il 73% dei cittadini intervistati ritiene che la corruzione negli appalti pubblici sia presente in larga misura, ovvero che sia per lo più presente, il 59% degli offerenti è dello stesso avviso, mentre solo il 9% delle amministrazioni aggiudicatrici la pensa così mentre il 57% non sa o si rifiuta di rispondere.

Uno dei settori in cui la corruzione negli appalti pubblici è più diffusa sono secondo i cittadini le infrastrutture, mentre il 76% delle amministrazioni aggiudicatrici evita di dichiararsi.

https://www.blic.rs/biznis/sta-misle-gradjani-ponudjaci-i-narucioci-naled-prezentovao-istrazivanje-o-javnim/e3bzdqd

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