L’anno prossimo si aspetta unaa crescita dinamica dell’economia in Serbia, che raggiungerà l’1,5 %, hanno valutato gli esperti della Banca Mondiale, nonchè hanno previsto che questa crescita sarà 0,5% alla fine di quest’anno.
“Insieme con gli altri paesi dell’Europa sud-orientale, la Serbia è tornata nella zona della crescita economica. La crescita economica dell’1,5% prevista per l’anno prossimo è al di sotto delle potenzialità dell’economia serba, però comunque reale”, ha detto l’economista della Banca Mondiale in Serbia, Lazar Sestovic alla conferenza stampa di questa istituzione.
La Banca Mondiale ha valutato che anche le attività economiche si stanno velocizzando in sei paesi dell’Europa sud-orientale ed ha indicato che nel 2015 ci si aspetta una crescita dell’ 1,5% nella regione. Le percentuali della crescita maggiori sono previste per il Montenegro con il 3,4%, per la Macedonia al 3,2%, mentre per la Serbia è prevista una minore percentuale, pari al 0,5%.
Sestovic ha detto che le cause della crescita economica sono aumento degli investimenti privati e della spesa corrente. L’anno scorso il livello di disoccupazione è diminuito al 20,3% in Serbia, mentre quest’anno è al 17,9%.
“La Serbia è uno dei migliori esempi su come è possibile realizzare uno sviluppo significativo e diminuire il deficit fiscale. La Banca Mondiale prevede che il deficit potrebbe essere il 3,5% del PIL alla fine dell’anno prossimo, mentre alla fine del 2017 potrebbe essere del 2,5-3%. Questo livello di deficit rende possibile la sostenibilità del debito pubblico”, ha detto Sestovic.
Inoltre, Sestovic ha indicato che la Serbia sta saldando anche i debiti verso i suoi partner all’estero, si prevede che alla fine dell’anno questo deficit sarà pari al 4% del PIL, il che è un gran successo visto che il deficit della Serbia è stato anche il 20% del PIL prima della crisi economica. Quasi tutto questo deficit, cioè il 95%, p coperto dagli investimenti stranieri.
“Dall’inizio dell’anno aumentano anche le esportazioni. Non sono aumentate solo le esportazioni della “Fiat”, ma anche dei prodotti alimentari, tessili e del tabacco, nonchè dei macchinari”, ha detto quest0 economista della Banca mondiale.
Negli ultimi 8 mesi l’inflazione è stata bassa e sotto previsioni della Banca nazionale della Serbia a causa del livello basso delle attività economiche e della domanda interna, però la Banca mondiale prevede che l’anno prossimo l’inflazione sarà al 4%.
Il capo dell’ufficio della Banca Mondiale in Serbia, Tony Verheijen ha sottolineato che hanno previsto una percentuale più bassa della crescita economica in Serbia rispetto agli altri paesi della regione come conseguenza delle misure di consolidamento fiscale. Un effetto addizionale negativo su queste previsioni lo hanno avuto le alluvioni dell’anno scorso e la crisi econmica globale.
(Tanjug, 28.09.2015.)