Il Ministro del Commercio serbo, Rasim Ljajic, ha annunciato che quattro aziende tessili provenienti dalla Turchia hanno espresso interesse ad avviare la produzione in Serbia.
Invitando altre aziende dalla Turchia ad investire in Serbia, il Ministro ha annunciato, intervenendo in apertura della Fiera tessile dei Balcani a Belgrado, che oggi, 10 marzo, verrà stipulato un accordo per l’apertura di uno stabilimento per la produzione di lana in Lebane. La fabbrica consentirà la creazione di 300 nuovi posti di lavoro.
Il Ministro Ljajic ha aggiunto che l’interesse manifestato dalle aziende tessili turche in investimenti in aree non sviluppate della Serbia rappresenta un fattore importante: “Vogliamo promuovere un nuovo modo di attrarre gli investitori, nell’ambito del quale lo stato restaura e ricostruisce vecchi impianti, al fine di renderli idonei per l’avvio della produzione”, ha spiegato il Ministro, chiarendo che tale formula è stata applicata a Lebane.
I potenziali investitori turchi hanno visitato anche gli impianti di produzione in Lazarevac, Kraljevo, Nis e Leskovac.
“L’anno scorso, la Serbia ha esportato prodotti tessili per un valore complessivo pari a 497 milioni di dollari: un aumento enorme rispetto all’anno 2000, quando l’esportazione tessile era pari a 150 milioni di dollari”, ha ricordato Ljajic, sottolineando che 40.000 persone in Serbia sono impiegate nell’industria tessile.
La Serbia importa 180 milioni di dollari di prodotti tessili dalla Turchia ogni anno: ulteriore ragione per cui il paese dovrebbe attirare gli investitori tessili turchi qui, secondo Ljajic. “Quest’anno, 23 aziende turche hanno registrato le loro operazioni in Serbia. Tuttavia, non tutti saranno impegnati nella produzione o nell’industria tessile”, ha puntualizzato il Ministro, aggiungendo che, nel complesso, 136 aziende turche hanno registrato le loro attività commerciali in Serbia nel corso dell’ultimo anno.
(Blic, 09.03.2017)
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