Gli incassi del Fondo per l’Invalidità e le Pensioni (Fondo PIO) in un anno sono aumentati del 4,7 per cento, mentre gli stanziamenti di bilancio per le pensioni sono scesi dal 48% al 40%.
“DalI’FMI non è stato chiesto di diminuire del 43% le pensioni dei salari medi”, dice il ministro del Lavoro Vulin. “L’incasso dei contributi per la pensione e l’assicurazione per l’invalidità è aumentato del 4,7% rispetto al febbraio del 2014, principalmente a causa dell’ aumento del numero dei dipendenti che ci versano i contributi”, ha detto il ministro del Lavoro Aleksandar Vulin ieri, durante una visita al nuovo call center del Fondo per l’Invalidità e le Pensioni della Serbia.
“Tale incremento è il risultato di un aumento dei tassi di contribuzione nonché del fatto che gli ispettori del lavoro hanno legalizzato un gran numero dei lavoratori che lavoravano in nero, il che ha costretto i datori di lavoro a versare loro i contributi per l’assicurazione pensionistica e di invalidità”, ha spiegato Vulin, aggiungendo che “gli oneri finanziari a carico del bilancio dello Stato vengono così ridotti.”
“Ora, invece del 48%, dal bilancio statale viene stanziato circa il 40% per coprire l’ammanco e pagare le pensioni, e l’obbietivo è quello di diminuire ancora la quota di contribuzione. Si deve sapere anche che dal bilancio i soldi non si stanziano solo per le pensioni, ma anche per la cura, per l’assistenza e per l’assicurazione sanitaria”, ha detto Vulin.
Alla domanda se era vero che la missione dell’ FMI chiedeva dalla Serbia di diminuire la quota media delle pensioni a circa il 43% degli stipendi, Vulin ha detto di non aver mai ricevuto una richiesta del genere, e neanche dal Fondo PIO, il che viene anche confermato dal direttore del Fondo Dragana Kalinovic.
Quando si tratta delle pensioni di invalidità false, il ministro dice che su questo problema si sta lavorando ancora e finora sono eliminate circa 300 di queste pensioni,circa il 10% di quelle che sono state esaminate. Alla domanda se il problema del pagamento dei contributi arretrati ai pensionati militari sarà risolto presto e se il loro debito sarà trasformato in quello pubblico, il che era il motivo per cui due giorni fa i pensionati avevano protestato davanti al Governo, il ministro Vulin ha detto che il gruppo di lavoro da tempo sta lavorando su questo problema e che si aspetta di essere presto dichiarata la soluzione per questa categoria di pensionati.
“Si aspetta che il ministero delle Finanze dia un calcolo preciso quanto questo potrebbe costare, dopo di che si deciderà cosa si farà” , dice il ministro competente.
Al ministro Vulin non è familiare neanche la proposta sulle modifiche alla legge che prevede nuove tabelle retributive secondo le quali uno che, ad esempio, lavora a Leskovac avreà un salario inferiore a colui che fa lo stesso lavoro a Belgrado, sottolinenado che di questo si occupa il Ministero degli enti locali.
Alla domanda se questo, secondo lui, può essere giusto, Vulin ha risposto: “ Se il prezzo dell’elettricità a Novi Sad, a Belgrado e a Leskovac è uguale, allora perché il salario dovrebbe essere diverso”.
Presso il call center in proprietà del Fondo PIO affermano di ricevere 100 chiamate al giorno da parte dei pensionati, nonché di coloro che devono ancora ricevere le pensioni. Sono in particolare interessati alle condizioni per il pensionamento. E’ sufficiente, spiegano gli operatori, chiamare il call center, dettare il numero di identificazione e il cliente immediatamente otterrà la risposta.