Attentato di Berlino: i dubbi sulla pista della rotta balcanica

Le autorità serbe non sono in grado di stabilire se l’attentatore di Berlino ha attraversato la Serbia come rifugiato, nel suo cammino verso la Germania.

E’ quanto ha sottolineato il Ministro serbo del Lavoro e degli Affari sociali, Aleksandar Vulin, parlando a proposito di quanto accaduto a Berlino lunedì sera, nel corso di un incontro avuto martedì con i giornalisti presso l’Assemblea Nazionale di Belgrado. Vulin ha chiarito che la polizia tedesca non ha finora contattato la controparte in Serbia per avere a disposizione le informazioni relative all’incidente.

Nella serata di lunedì 19, un uomo ha deliberatamente diretto il camion di cui aveva preso il controllo su una folla di persone in un mercatino natalizio di Berlino, uccidendone dodici. Il giorno seguente è stata diffusa la notizia secondo cui l’uomo catturato dalla polizia tedesca è stato identificato come di nazionalità pakistana, e si tratterebbe di un rifugiato giunto in Germania attraverso la rotta dei Balcani.

Tuttavia, i media tedeschi nel corso della giornata hanno citato un funzionario anonimo della polizia secondo cui “l’uomo sbagliato è stato arrestato”. Più tardi, in serata, il richiedente asilo pakistano è stato rilasciato e la polizia ha diramato la massima allerta considerando che l’esecutore dell’attentato è ancora a piede libero e armato. 

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Vulin ha spiegato: “stiamo facendo uno sforzo per registrare tutti coloro (rifugiati e migranti) che passano attraverso il nostro territorio, per avere informazioni su di loro – ma è del tutto impossibile conoscere quale sia l’intento di queste persone, e quale sia la loro storia”.

(b92, 20.12.2016)

http://www.b92.net/eng/news/politics.php?yyyy=2016&mm=12&dd=20&nav_id=100014

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