I commentatori politici in Serbia ritengono che l’assoluzione di Seselj da parte del Tribunale all’Aia non era attesa, in particolare se si tiene in conto dell’approccio che aveva finora tenuto questa istituzione. Secondo l’analista Djordje Vukadinovic questa sentenza darà una significativa spinta al Partito radicale nelle elezioni anticipate.
La presidente del Fondo per i diritti umani Natasa Kandic ha valutato che la sentenza che ha rilasciato il leader del Partito radicale serbo è sorprendente e non sostenibile nel processo d’appello. “La spiegazione di questa decisione è contraria ad altri fatti già stabiliti durante il processo penale. Questa sentenza non è sostenibile perchè ci sono tante nuove valutazioni contrarie a quelle precedenti relative ai crimini di guerra in Croazia e Bosnia!”, ha detto la Kandic.
Dall’altra parte, il presidente della Repubblica serba di Bosnia, Milorad Dodik ha dichiarato che non è sorpreso da questa sentenza, perchè era completamente chiaro anche durante il processo che la Procura del Tribunale all’Aia aveva avviato un processo politico e non legale:”Il dispositivo della sentenza a Vojislav Seselj da parte del Tribunale all’Aia ha confermato l’insensatezza della “giustizia internazionale” come è stata promossa da questa corte. Come si potrebbe altrimenti spiegare il fatto che un processo così lungo abbia avuto questa conclusione?”, ha detto Dodik.
Il presidente della Serbia ed ex compagno del partito radicale, Tomislav Nikolic ha dichiarato che si sente indifferente alla sentenza di Vojislav Seselj, però ha detto che l’Aia è “un parametro per ogni serbo”.
Il procuratore principale del Tribunale internazionale all’Aia, Serge Bramertz ha dichiarato di essere convinto che le famiglie delle vittime e molta gente non sarà felice con questa sentenza, nonchè la procura condivide la loro frustrazione. “Ci vuole un po’ di tempo per studiare tutti gli argomenti dei giudici e decidere se avviare il processo d’appello”, ha detto Bramertz.
La presidente croata Kolinda Grabar-Kitarovic ritiene che Seselj sia uno dei maggiori criminali della regione e che la sentenza del Tribunale all’Aia che lo ha prosciolto sia una vergogna per la giustizia penale internazionale
“Se si tiene in riguardo che il Tribunale all’Aia ha condannato Seselj solo a 4 anni e nove mesi di carcere per la mancanza di rispetto e per le minaccie ai testimoni, e che oggi lo ha liberato per le accuse di incitamento all’odio e al genocidio, questo non può essere niente altro che una sconfitta per la giustizia internazionale”, ha detto la Grabar-Kitarovic.
La vicepresidente del Parlamento Europeo, Urlike Lunacek ha valutato che la sentenza su Vojislav Seselj, anche se magari è giustificata dal punto di vista legale, manda un segnale negativo. Una settimana dopo la condanna dell’ex presidente della Repubblica serba di Bosnia, Radovan Karadzic, la sentenza di ieri al capo dei nazionalisti serbi, Vojislav Seselj, manda un segnale negativo dal punto di vista politico. Visto che la condanna di Karadzic non era diretta contro l’intero popolo serbo e la sua storia, la sentenza liberatoria di Seselj non deve essere equiparata con un’amnistia generale per tutti i crimini di guerra del periodo precedente”, ha indicato la Lunacek.
James Ker-Lindsay, professore della London School of Economics ed esperto per la politica dei Balcani, ha detto che la sentenza liberatoria non nega la realtà che Vojislav Seselj è “un politico velenoso e pieno d’odio”, nonchè le sue attività politiche avranno un effetto negativo sull’immagine della Serbia”. “I giudici hanno criticato la procura e il modo in cui questo processo è stato gestito. Hanno anche avvertito di porre una differenza tra violenza e crimini di guerra”, ha detto Ker-Lindsay. Secondo Lindsay questa sentenza potrebbe essere interpretata anche come legitimazione del progetto della “Grande Serbia” sul quale Seselj potrebbe adesso continuare a lavorare.
Il viceministro degli affari esteri del Kosovo, Ptrit Selimi ha annunciato che il leader di radicali serbi Vojislav Seselj non potrà mai entrare sul territorio del Kosovo. “Se prova a farlo sarà arrestato”, ha detto Selimi.
Il presidente del Governo montenegrino, Milo Djukanovic ha fatto gli auguri a Vojislav Seselj per la sua ritrovata libertà, mentre il partito social-democratico del Montenegro ha comunicato di essere sorpresi da questo augurio di Djukanovic e che pensavano che lui avesse abbandonato il suo passato politico degli anni novanta.
(Blic, 01.04.2016.)