Il più noto e ricco imprenditore della Croazia è stato arrestato in Gran Bretagna martedì con l’accusa di aver sottratto milioni alla sua grande azienda di vendita al dettaglio, determinandone il fallimento, divenuto ormai questione di interesse nazionale in Grecia e nei Balcani.
La polizia di Londra ha annunciato che il 66enne Ivica Todoric, fondatore della più grande azienda privata e commerciale della Croazia, Agrokor, apparirà presto presso la Corte dei Magistrati di Westminster.
Todoric è stato inserito nell’elenco di Europol dei fuggitivi più ricercati per sospetta corruzione, falsificazione di documenti amministrativi e frode.
Lui e i suoi ex collaboratori sono indagati per il fallimento della società. Todoric, che nega le accuse, è stato accusato di aver sottratto decine di milioni di euro di fondi di Agrokor per guadagno personale.
Agrokor, sorta come operazione florovivaistica nell’ex Iugoslavia degli anni ’70, ha subito una rapida espansione negli ultimi decenni, e ha visto aumentare il suo debito a circa 6 miliardi di dollari. La società impiega circa 60.000 persone in tutti i Balcani ed oggi rappresenta circa il 15% del prodotto interno lordo della Croazia. Il suo debito è troppo ingente perché il governo possa sanarlo senza compromettere la stabilità finanziaria dello Stato.
Anche se Todoric possiede ancora il 95% di Agrokor, il governo croato ha assunto la direzione della società. Ora sta cercando di mantenerla operativa attraverso la ristrutturazione e le trattative con i principali creditori, che includono la Sberbank della Russia e la Banca VTB, con cui il debito ammonta a 1,4 miliardi di euro.
Il Primo Ministro croato Andrej Plenkovic ha dichiarato di non essere sorpreso dalla resa di Todoric alla polizia di Londra e di voler non commentare quando sarà consegnato alle autorità croate.
“Ora ci troviamo di fronte alla solita procedura di estradizione”, ha spiegato Plenkovic. “Come sospetto, Todoric ha i suoi diritti che credo userà”.
La Presidentessa croata Kolinda Grabar-Kitarovic ha dichiarato martedì che l’affare di Agrokor è il più grande scandalo del paese con “ripercussioni sulla stabilità dell’economia, dei creditori e dei fornitori”.
La polizia ha fatto irruzione il mese scorso nelle abitazioni di Todoric e dei suoi più stretti collaboratori in Croazia il mese scorso: dodici persone persone, tra cui i suoi due figli, che hanno gestito con lui l’azienda, sono state tratte in arresto.
Dopo essere apparso sulla lista di fuggitivi di Europol, Todoric ha scritto sul suo blog di non volersi nascondere e di avere la coscienza serena: “Come uomo i cui diritti umani sono profondamente violati ho il diritto di oppormi alla persecuzione politica”. Todoric ha sempre sostenuto che il governo ha illegalmente assunto la sua impresa e ha sottolineato che combatterà contro la sua estradizione in quanto vittima di persecuzione politica.
(ABC News, 07.11.2017)
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