Molti media serbi hanno diffuso senza sosta la versione russa della guerra in Ucraina, facendo campagna contro l’Unione Europea (UE) e l’Occidente, mentre le aziende occidentali in Serbia, tra cui la Germania, li finanziano attraverso la pubblicità, ha avvertito il 15 marzo l’emittente pubblica tedesca ARD.
“La Russia è stata costretta alla guerra”, “in Ucraina avviene la pulizia etnica”, “l’Occidente ha iniziato la guerra in Ucraina”, sono solo alcuni dei titoli che, secondo l’ARD, sono stati promossi quotidianamente, senza alcuna controreazione, dalla stampa e dalle stazioni televisive più popolari in Serbia. L’emittente ha inoltre dichiarato che tra i media che godono del sostegno e dell’appoggio delle autorità serbe e che diffondono tali notizie ci sono le stazioni televisive Pink, Happy, Prva e B92 e i quotidiani tabloid Informer e Vecernje Novosti.
L’associazione delle emittenti pubbliche regionali tedesche ha dichiarato sul portale ARD che “il presidente serbo Aleksandar Vucic ha ampiamente gestito la campagna, avendo posto sotto il suo controllo la maggior parte del panorama mediatico nazionale”. Citando l’ONG CRTA di Belgrado, l’ARD afferma che un’analisi delle campagne pubblicitarie delle emittenti pan-regionali e dei giornali in Serbia ha mostrato che il 63% delle entrate in quel segmento proveniva da aziende dell’UE, degli Stati Uniti o della Svizzera.
Il deputato tedesco Thomas Hacker ritiene che le aziende tedesche dovrebbero essere più attente a dove inserire un annuncio. “Anche se fossi un’azienda, dovrei considerare la situazione globale. E poi chiedermi che tipo di propaganda sto finanziando con i miei soldi”, ha detto Hacker, aggiungendo che in Serbia, uno Stato piuttosto piccolo, i milioni versati a questo scopo hanno certamente un peso.
Boris Mijatović, membro del Bundestag del partito dei Verdi, ha valutato che l’opinione pubblica dovrebbe prendere un po’ più sul serio queste pratiche. “Non è nell’interesse della politica dell’Europa occidentale sostenere finanziariamente le narrazioni filorusse”, ha dichiarato Mijatović.
Secondo l’analisi, le seguenti aziende hanno speso di più in pubblicità sui media filogovernativi: LIDL ha speso di gran lunga di più (circa 54 milioni di euro), seguita da Bayerdsdorf (10,3 milioni), Glovo, che fa parte della società Delivery Hero (5 milioni), Berlin Chemie AG (3,7 milioni), dm, Tys, Bayer e METRO (circa 1 milione ciascuno).
(Beta, 16.03.2023)
https://beta.rs/politika/178023-ard-zapadne-firme-finansiraju-antizapadne-medije-u-srbiji
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