Secondo l’interpretazione elaborata dagli analisti politici, la vittoria alle elezioni presidenziali conferirà al Primo Ministro serbo Aleksandar Vucic un potere quasi inattaccabile, rappresentando un forte stimolo per l’opposizione a cambiare la propria strategia.
Gli analisti che hanno commentato in tempo reale la vittoria al primo turno di domenica di Vucic, hanno suggerito che il suo trionfo pone il leader del Partito Progressista in una posizione di forza senza precedenti, per trainare il paese nella direzione da lui scelta per i prossimi cinque anni.
Zoran Stojiljkovic, professore presso la Facoltà di Giurisprudenza di Belgrado, ha dichiarato, nel corso di un suo intervento per l’emittente N1, nella notte di domenica, che la Serbia è ormai sull’orlo di diventare un “sistema di potere personale” di Vucic.
Secondo Stojiljkovic, il potere che il Partito Progressista detiene, è ormai così forte da metterlo in grado non solo di decidere chi ricoprirà alte cariche dell’apparato statale, ma anche chi dovesse essere impiegato in tutti i livelli di occupazione dello Stato.
Jovo Bakic, docente presso la Facoltà di Filosofia a Belgrado, sostiene che la vittoria al primo turno di Vucic non rappresenta qualcosa di buono per la democrazia in Serbia.
“La società crolerà completamente. Ma dal momento che vi siamo abituati, questo deve essere accettato con calma filosofica”, ha affermato Bakic, rimarcando, tuttavia, che Vucic gode dell’appoggio della Cancelliera tedesca Angela Merkel e del Presidente russo Vladimir Putin, che hanno incontrato il Primo Ministro serbo durante la sua campagna per la presidenza: “Vucic è importante perché è in grado di garantire la sicurezza. Ogni figura autoritaria nei Balcani è eccellente per la comunità internazionale, in quanto garantisce la sicurezza. Nel momento in cui lui non dovesse più essere utile a tale scopo, verrebbe rimpiazzato da qualcun altro”.
Secondo i risultati preliminari, pubblicati domenica dal Centro per le elezioni libere e la democrazia, CESID, Vucic ha totalizzato il 56,1% dei voti, assicurando per se stesso un mandato di cinque anni come Presidente della Serbia.
I risultati preliminari vedono l’ex difensore civico Sasa Jankovic secondo con il 15,5%, seguito da Ljubisa Preletacevic Beli con il 9,6%, dall’ex ministro degli esteri serbo, Vuk Jeremic (5,7%), e dal leader del Partito radicale serbo, Vojislav Seselj (4,6%).
Sia Stojiljkovic che Bakic prevedono importanti mutamenti nell’opposizione, in seguito al suo ultimo fallimento elettorale, e alla sua incapacità di spingere Vucic verso un secondo turno di votazione.
Boban Stojanovic, dalla Facoltà di Scienze Politiche a Belgrado, ha suggerito che il secondo posto mostra che Jankovic è ormai il leader de facto dell’opposizione: “Mi aspetto che Sasa Jankovic assuma la posizione di leader dell’opposizione, e il suo risultato lo ha dimostrato”.
La quantità di voti ottenuti dal personaggio satirico Ljubisa Preletacevic Beli ha rappresentato il risultato a sorpresa delle elezioni, secondo Stojiljkovic: “Mi aspettavo che Ljubisa Preletacevic animasse gli elettori tendenti all’astensionismo, ma ha ovviamente motivato un certo numero di elettori più giovani e delusi dall’opposizione”.
Anche Bojan Klačar, del CESID, prevede cambiamenti sulla scena politica, e ha avvertito che tutti i partiti politici dovrebbero prendere atto del successo di Beli.
Beli ha deriso il sistema politico in Serbia durante la sua campagna presentandosi come un “mercenario straniero” con una laurea falsa sceso in politica solo per soldi.
Dragoljub Draza Petrovic, editor capo del quotidiano Danas, ha affermato nella notte di domenica che le elezioni presidenziali sono state “facili come fare jogging di mattina per Aleksandar Vucic”, e ha suggerito che l’opposizione dovrebbe boicottare le urne, invece di diffondere false speranze.
Petrovic ha notato invece che vi è stato un “diluvio di Vucic” nei media serbi nel periodo precedente il voto. Il premier ha ricevuto una copertura sproporzionata da parte dei media tradizionali durante la campagna, anche se il più attivo degli undici candidati alla presidenza su Facebook è risultato essere Beli, secondo una ricerca condotta da parte della ONG Share Foundation di Belgrado.
Petrovic ha evidenziato come il momento culminante sia stato quello in cui Vucic è stato intervistato al fianco dei suoi genitori su Happy TV: durante la trasmissione un giovane seduto tra il pubblico è svenuto e il premier si è precipitato a rianimarlo: “A noi sembra comico, ma a quanto pare non lo è per i suoi elettori”.
(Maja Zivanovic, Balkan Insight, 03.04.2017)
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