L’ambasciata degli Stati Uniti a Pristina ha espresso oggi la sua preoccupazione per la nomina di “individui non qualificati alle posizioni di alto livello nel governo del Kosovo”, tra cui, si dice, “persone condannate per crimini di guerra, sotto accuse attive per crimini gravi e sospettati di gravi abusi di potere”.
L’ambasciata ha invitato i leader politici del Kosovo a “prendere sul serio” questo problema e a “fermare e invertire l’attuale tendenza nelle nomine di individui la cui scelta sembra promuovere obiettivi politici a breve termine, e non i legittimi bisogni dei cittadini del Kosovo o la credibilità dello stato”.
“Chiediamo ai cittadini del Kosovo e ai suoi leader di pensare a quale tipo di persone vogliono che rappresenti il Kosovo al mondo”, si legge nella dichiarazione.
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Essi affermano che in una democrazia, “le persone nominate per posizioni alte dovrebbero mostrare il volto etico e qualificato al mondo”, mentre l’ambasciata stima che “i nomi designati dal Kosovo, purtroppo, mostrano l’opposto”.
Si stima che la nomina di persone “non qualificate” mina la fiducia dell’opinione pubblica che il Kosovo sta cercando di costruire, e priva il paese di individui competenti e di spicco che sono più capaci a svolgere attività governative”.
“Questo ostacola anche i progressi del Kosovo nella costruzione di una reputazione internazionale che lo renderebbe partner desiderabile di altri paesi e rafforza la posizione degli oppositori che potrebbero sostenere che il Kosovo non si impegna a rispettare lo stato di diritto”, si legge nella dichiarazione.
Si aggiunge che nelle funzioni pubbliche “non c’è spazio per coloro che sono coinvolti in gravi crimini”.
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