Sulla base di un’indagine riguardo la forza lavoro, il numero di impiegati è risultato 2.817.400, mentre il numero di disoccupati è stato di 416.600.
Il tasso di occupazione della popolazione dai 15 anni in sù era del 47,4%, con il tasso di occupazione degli uomini del 55% e quello delle donne del 40,3%. Il tasso di occupazione non formale, aggiunge il sondaggio, a livello di tutte le attività ammontava al 18,1%, con il 57,5% del settore informale che si occupa di attività agricole.
Il tasso più alto di occupazione è risultato nella regione di Belgrado (50,3%) e nella regione di Sumadija, della Serbia occidentale e della Vojvodina, mentre il tasso più basso è stato seegnato nella regione della Serbia meridionale e orientale (44%). Il tasso di disoccupazione della popolazione dai 15 anni in sù è stato del 12,9%, con l’11,9% per gli uomini e il 14,2% per le donne.
Esaminando per regioni, il più alto tasso di disoccupazione è risultato nella Serbia meridionale e orientale (15,9%), invece, nella Sumadija e nella Serbia occidentale la disoccupzione era del 14,8% e in Vojvodina del’11,2%.
Nella regione di Belgrado è stato riscontrato il più basso tasso di disoccupazione (10%).
Nel quarto trimestre del 2018, l’indagine è stata condotta su un campione di 16.074 famiglie, di cui 12.346 famiglie sono state intervistate, cioè 29.042 persone dai 15 anni in sù.
La produzione industriale in Serbia, nel mese di gennaio è stata inferiore del 5,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ed è diminuita del 12,2% rispetto alla media del 2018, ha annunciato l’Ufficio statistico della Repubblica di Serbia.
Osservando per settori, nel mese di gennaio 2019, rispetto allo stesso mese del 2018, è stato registrato un decremento dell’11% nel settore minerario, nel settore dell’elettricità, del gas, del vapore e dell’aria condizionata vi è stata una riduzione del 9,5%, mentre nel settore manifatturiero del 3,6%.
I dati sulla produzione industriale per gruppi target, nel gennaio 2019, rispetto a gennaio dell’anno precedente mostrano che si è verificato un calo della produzione di beni di consumo durevoli del 9,2%, di prodotti intermedi, ad eccezione dell’energia, del 7, 4%, di beni di consumo non durevoli del 6% e dell’energia del 5,2%, mentre è stata registrata una crescita nella produzione di beni capitali del 2,2%.
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