Aleksandar Vučić all’ONU: “La sovranità di Ucraina e Serbia è ugualmente lesa”

Il Presidente della Serbia Aleksandar Vucic nell’intervento di ieri alla sessione dell’Assemblea generale dell’Onu ha confrontato gli statisti del mondo riuniti a New York con i doppi standard che si applicano all’Ucraina e alla Serbia, perché “così come la Russia ha violato l’integrità territoriale dell’Ucraina, così le potenze occidentali hanno attaccato la Serbia, che non ha attaccato nessuno, hanno violato la sua integrità territoriale e poi nonostante la risoluzione delle Nazioni Unite, hanno riconosciuto il Kosovo”, ha detto il Presidente serbo.

Mentre Aleksandar Vučić esercitava pressioni nei corridoi del palazzo delle Nazioni Unite a New York per il ritiro del riconoscimento del Kosovo, Albin Kurti, Premier kosovaro, alla CNN, ha accusato la Serbia di essere un giocatore russo nei Balcani. Vučić da persona che “conosce” bene Vladimir Putin, ha valutato che il presidente russo “non bleffa quando dice che la Russia userà tutti i mezzi, compreso il nucleare, per difendere ciò che lui, Putin, ritiene di difendere”.

I temi prioritari della sessione dell’Assemblea sono stati: conservazione della Carta delle Nazioni Unite e dello stato di diritto; sostegno allo sviluppo e ai diritti umani; sostegno per l’accesso all’istruzione superiore; rafforzamento dell’assistenza sanitaria globale e cambiamenti climatici. Tuttavia, tutti gli altri argomenti sono stati oscurati dalle conseguenze globali dell’aggressione russa contro l’Ucraina, soprattutto quando Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione parziale del suo esercito a metà della sessione, dicendo che invierà 300.000 soldati in più sul fronte ucraino.

Le questioni serbo-kosovare, l’agenda con cui il Presidente Vučić si è recato a New York, sono state di scarso interesse per la maggioranza. Vučić ha iniziato il suo discorso da statista e in modo critico, trasmesso in diretta da Rts: “Sono qui per l’ennesima volta. La serietà del momento in cui ci troviamo mi obbliga a condividere con voi parole dure, ma vere. Tutto ciò che stiamo a fare oggi sembra impotente e pallido. La realtà è che qui nessuno ascolta davvero nessuno, nessuno si sforza di fare accordi reali e di risolvere i problemi, e quasi tutti si preoccupano solo di soddisfare i propri interessi, spesso calpestando nel processo i principi base della legge internazionale, gettando la Carta delle Nazioni Unite e altri documenti su cui si basa questa organizzazione”.

Il Presidente della Serbia ha suddiviso la sua analisi degli eventi globali in più punti: ritorno alla pace e conservazione della stabilità globale; preservare l’integrità territoriale e la sovranità degli Stati internazionalmente riconosciuti membri dell’organizzazione, come principio chiave del diritto pubblico internazionale e delle relazioni tra gli Stati; la sicurezza energetica in condizioni di crisi globale; la sicurezza finanziaria dei Paesi poveri e in via di sviluppo; l’approvvigionamento alimentare di fronte alle linee di approvvigionamento globali tagliate dalla guerra.

Il fulcro del discorso di Vučić è stato come i Paesi più potenti del mondo si uniscano un po’ alla volta per attaccare la Serbia, che non ha mai attaccato nessuno, e tutto questo per rubare una parte del suo territorio: il Kosovo. Vučić ha accusato i Paesi che si oppongono così fermamente alla violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina e chiedono che la Carta delle Nazioni Unite sia rispettata nel caso dell’Ucraina, che anche nel caso della Serbia facciano lo stesso, senza continuare a ignorare la Risoluzione 1244 delle Nazioni unite, che definisce il Kosovo come parte integrante della Serbia.

Vučić ha citato Martin Luther King e le sue parole: “L’ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia dappertutto”. “Viva la Serbia!” ha concluso il Presidente serbo nel suo discorso alle Nazioni Unite a New York.

Photo credits: “AP Photo/Jason DeCrow”

https://www.vreme.com/vesti/aleksandar-vucic-u-un-jednako-su-povredjeni-i-suverenitet-ukrajine-i-srbije/

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