Il Turbo-folk è ampiamente vituperato e disprezzato per i suoi legami con la criminalità così come per la sua sensibilità kitsch, ma questo non ha scoraggiato l’artista di Belgrado, Aleksandar Denic, dal conferirigli un nuovo look.
Il Turbo-folk ha vissuto una sorta di rinascita sulla scena artistica serba nel corso degli ultimi anni, come risultato della sperimentazione di numerosi artisti, musicisti e dj in tutta la regione dei Balcani.
Tra di loro spicca Aleksandar Denic, pittore di 34 anni che vive e lavora a Belgrado. Denic è conosciuto per i suoi dipinti di personaggi famosi, da musicisti ai politici, e anche per la combinazione di vari generi dalla pop art, alla pittura di icone alle immagini in stile cartone animato.
“In un certo senso, considero l’arte una missione per rendere il mondo più bello. Nel mio caso, volevo, attraverso la pittura, mostrare la qualità della cultura pop-folk. Per portare avanti la qualità della “narodnjake” (musica folk contemporanea) come parte dell’arte, e per agevolare il suo riconoscimento nel mondo dell’arte. Questo era il mio obiettivo”, spiega Denic.
Il Turbo-folk esplode in Serbia nel corso del 1990, grazie ad artisti come Ceca, Aca Lukas e Lepa Brena. Ha raggiunto popolarità di massa in Serbia e nei Balcani in generale, ma è stato anche associato al kitsch pornografico e alla glorificazione di crimini e crimini di guerra. Gli artisti serbi oggi, tuttavia, sanno come riconfezionare il paesaggio sonoro spesso vituperato in qualcosa di nuovo. Vice Serbia ha recentemente reso pubblico il documentario Turbotronik, con diversi dj, musicisti e artisti, tra cui Denic, che condividono una cosa in comune: il fascino verso il turbo-folk e la capacità di utilizzare la musica popolare per la propria espressione artistica.
Denic ha unito il suo amore per la ritrattistica e la musica popolare, e ha iniziato nel 2010: “così come qualcuno potrebbe ritrarre Jimi Hendrix o i Rolling Stones, io farei lo stesso con Mitar Miric [una cantante pop-folk serba] come idolo della musica. Nessuno ci aveva pensato fino a quel momento. Accadeva spesso che questi artisti venissero ritratti con ironia, come esempi di cultura degenerata, ma volevo dipingere senza ironia, solo quello che sono”.
Nel corso degli ultimi anni, il pittore Denic ha esposto in varie gallerie e festival in patria e all’estero. Appartenendo a quello che si potrebbe etichettare un gruppo ‘alternativo’ di artisti, Denic si caratterizza come un pittore “non allineato”, non avendo nulla contro il mainstream. “Non faccio la differenza tra underground e mainstream”.
Alcuni dei lavori di Denic sono stati recentemente pubblicati nel libro Deniceva Godina (Denic’s Years), una collezione in bianco e nero di opere in cui scrittura e pittura si integrano, presentando personaggi famosi della politica e della scena musicale.
“Sono molto interessato a una tecnica che assomiglia alla creazione di affreschi. Non conosco tecniche di affresco, ma sto cercando di lavorare il più possibile in questa direzione. Questi tratti ampi, e la semplicità, quei metodi sono molto favorevoli al lavoro”, afferma Denic.
Poiché la popolarità di Denic è aumentata negli ultimi due anni, ora è in grado di vivere, anche se umilmente, del suo lavoro artistico. Tuttavia, ricorda ancora di aver attraversato un periodo di stagnazione dopo aver completato la scuola di design nel 2006 e di aver abbandonato, all’epoca, la pittura. Fortunatamente, grazie alla frequentazione di alcuni amici artisti, Denic è stato di nuovo ispirato a dipingere e nel 2007 ha ripreso lentamente il pennello. “Circa due o tre anni fa, ho incontrato queste persone al Matrijarsija e ho iniziato a lavorare ancora di più, andare ai festival, fare mostre”.
Matrijarsija è un collettivo artistico situato nel quartiere Zemun di Belgrado. Il gruppo crea le proprie strisce di fumetti, utilizzando principalmente tecniche di stampa serigrafica.
“Bisogna organizzarsi per trovare il proprio spazio ed essere parte di una scena artistica ufficiale come quella dello Studentski Grad e del Centro Giovanile, ma l’iniziativa personale è anche molto importante, produrre le proprie opere, creare proprio mostre, produrre qualcosa e vendere. Se c’è una volontà, c’è un modo. Non dovresti aspettarti denaro dal governo o da qualche investitore privato. Ad esempio, se vuoi dipingere compra una tela, e se non hai soldi per una tela, puoi dipingere su una scatola. Non dovresti lamentarti, devi solo lavorare”.
(Siri Sollie, Balkan Insight, 07.12.2017)
http://www.balkaninsight.com/en/article/the-artist-giving-turbo-folk-a-new-look-11-17-2017
This post is also available in: English