Il Parlamento serbo ha adottato la Legge sulla conversione dal diritto d’uso al diritto di proprietà sui terreni edilizi, il che rende possibile la conversione del diritto ossia il diritto d’affitto a lungo termine di 99 anni con una compensazione secondo i prezzi di mercato.
Gli incassi delle compensazioni verranno divise tra l’Agenzia per la restituzione, il bilancio statale della Repubblica di Serbia, quello della Provincia Autonoma di Vojvodina e le autorità locali. La ministra delle costruzioni,dei trasporti e delle infrastrutture, Zorana Mihajlovic ha detto che è stato valutato che nei prossimi due o tre anni, verranno raccolti circa 630 milioni di euro per il Fondo di restituzione, nonchè un importo uguale per il bilancio.
Come ha indicato la ministra, l’oggetto della legge inerisce 5.310 ettari, cioè circa lo 0,80% di 661.000 ettari dell’intero terreno edilizio.
Questa legge dovrebbe concludere il processo della conversione dei diritti di proprietà sui terreni edilizi comunali e aumentare gli incassi del bilancio statale, provinciale e locale.
“Secondo le soluzioni proposte finora, è stata ostacolata la conversione di terreni delle aziende in processo di privatizzazione o in fallimento, come delle società sprotive, le quali fruiscono del terreno. Però con la nuova legge è consentita la conversione al diritto di proprietà, nonchè il diritto all’affitto a lungo termine”, ha spiegato la Mihajlovic.
I deputati dell’opposizione hanno criticato la legge proposta, indicando che essa sarebbe utile solo ai magnati. Inoltre l’opposizione ha affermato che questa legge è contro la costituzione.
(eKapija, 27.07.2015)