Tra tutti i paesi dei Balcani occidentali che devono ancora aderire all’UE, Serbia e Montenegro potrebbero essere i primi a farlo nel 2025. Ma prima, dovranno risolvere i conflitti di confine con i paesi vicini. La Serbia dovrà anche soddisfare una serie di precondizioni, la più importante delle quali è la firma di un accordo con Pristina sulla normalizzazione delle relazioni.
Questo è quanto afferma il progetto di strategia della Commissione europea intitolato “La prospettiva credibile dell’ampliamento nei Balcani occidentali”, le cui parti sono state pubblicate dal quotidiano croato Jutarnji List. Se questo documento dovesse essere adottato, ciò significherebbe che per la prima volta l’UE ha un piano concreto e una data per l’adesione della Serbia all’UE.
Quindi, quali sono i prerequisiti principali per la Serbia dichiarati nel documento?
La Serbia dovrà firmare un accordo giuridicamente vincolante sulla normalizzazione delle relazioni con Pristina. Tale requisito viene anche menzionato nel capitolo 35 dei colloqui di adesione all’UE con la Serbia e rappresenta un tema considerato di particolare importanza. Il suddetto accordo dovrebbe essere firmato entro il 2019.
Un’altra condizione è che la Serbia risolva i conflitti di confine in corso. Il progetto di strategia della CE afferma che la Serbia (e il Montenegro) dovrebbero risolvere le questioni relative alle frontiere entro il 2023, perché “l’UE non vuole importare conflitti di confine tra paesi nella regione”.
La strategia afferma che una soluzione permanente dovrebbe essere trovata prima che i paesi candidati aderiscano all’UE, e se ciò non dovesse accadere, le due parti dovranno lasciare che l’arbitrato o la Corte internazionale di giustizia risolvano la questione prima del 2023, vale a dire prima della firma degli accordi di preadesione.
Finora, la Serbia ha risolto la questione dei confini solo con la Macedonia, nel 2001, e attualmente sta lavorando nella stessa direzione con la Bosnia ed Erzegovina (oltre il 97% del problema è già stato risolto).
Secondo la CE, entro la fine del 2019, la Serbia dovrebbe soddisfare i requisiti intermedi relativi allo stato di diritto (tutti e 50 di essi) in modo che, nel 2020, l’UE definisca i requisiti finali per la chiusura del Capitolo 23 (Magistratura e diritti fondamentali).
Se la bozza di strategia venisse adottata, la Serbia dovrebbe essere soddisfatta perché si tratterebbe in assoluto del primo documento in cui viene menzionata specificamente la data di adesione del paese all’Unione europea.
(Blic, 07.12.2017)
This post is also available in: English