Sembra essere in corso una preoccupante tendenza tra i consumatori serbi, rappresentata dall’acquisto di generi alimentari e articoli per la casa come pannolini e carta igienica per grammo o al pezzo.
I giornalisti del quotidiano BLIC hanno scoperto che spesso la gente in Serbia non può permettersi l’acquisto di un intero pacchetto di un determinato articolo e ricorre quindi all’acquisto di quantitativi minimi come una, due o tre sigarette, una manciata di mele, o una o due pillole.
Nella città di Niš, nel sud della Serbia, il prezzo di una sigaretta varia da 10 a 30 dinari, a seconda della marca, un rotolo di carta igienica (estratto da un pacchetto) va sui 13 dinari, 500 grammi di detersivo in polvere vengono venduti a 500 dinari.
Le farmacie sono già solite praticare la vendita di farmaci non in scatola, ma piuttosto per pillola. Anche a Niš, un blister di pillole per curare l’indigestione viene venduto singolarmente a 180 dinari, mentre il prezzo dell’intera scatola ammonta a 360 dinari. Antidolorifici vengono invece venduti a 10 dinari per dose singola.
Negozi di dolci non sono esenti da questa tendenza. Per esempio, i nonni spesso tendono a comprare un certo numero di dolci, anziché l’intero sacchetto, per i loro nipoti. A Kraljevo, un rotolo di carta igienica costa 20 dinari, e le cose non sembrano essere diverse a Belgrado.
I cittadini di Belgrado sono soliti acquistare pannolini e medicinali al pezzo. La situazione nei mercati non è diversa. “Molte persone acquistano un paio di pezzi di questo, e alcuni pezzi di questo. Una carota o due cipolle. Possono anche acquistare un peperone per 20 dinari. La gente semplicemente non ha soldi”, racconta un venditore al mercato Kalenic di Belgrado.
I più piccoli rivenditori di generi alimentari locali spesso vendono uova al pezzo, e il prezzo varia tra 10 e 15 dinari per uovo. Lo stesso vale per bubble gum e caramelle dure.
(Blic, 28.01.2017)
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