Il Comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale (FMI) ha reso noto di aver completato con successo la settima revisione dei risultati economici della Serbia nell’ambito del quadro del suo 7° accordo stand-by.
Secondo la valutazione del Comitato del FMI, la Serbia ha ottenuto buoni risultati macroeconomici, il PIL del paese è superiore a quello precedente la crisi, e le condizioni di mercato stanno migliorando, il livello di inflazione rientra ancora nell’obiettivo previsto, mentre il disavanzo di conti correnti è diminuito.
Il completamento della revisione metterà a disposizione della Serbia ulteriori 54.565.000 di dinari (64,9 milioni di €) di Serbia nel quadro dell’Accordo di Stand-by con il FMI, portando il totale dei fondi disponibili a 771.705 milioni di dinari (918,5 milioni di €). Le autorità serbe hanno indicato che non intendono attingere alle risorse disponibili nell’ambito di tale accordo.
A seguito della decisione del Consiglio Direttivo, Tao Zhang, vice direttore generale e presidente in carica, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il programma rimane in pista e sta sostenendo una maggiore fiducia e una crescita più forte. Il PIL reale è ora al di sopra dei livelli pre-crisi e le condizioni del mercato del lavoro sono stabili, mentre l’inflazione rimane ancorata all’interno dell’obiettivo prefissato e il disavanzo del conto corrente si è ridotto. Allo stesso tempo, la costruzione di istituzioni forti e ulteriori progressi nell’attuazione del programma di riforme strutturali sono necessarie per migliorare l’efficienza economica, sostenere la crescita guidata dal settore privato, e porre la Serbia su un percorso di convergenza più veloce per creare una piattaforma per l’adesione all’UE”.
Mr. Zhang aggiunge che “le riforme in settori che hanno affrontato ritardi – la modernizzazione dell’istruzione, il rafforzamento dell’amministrazione fiscale, e la ristrutturazione delle imprese di proprietà statale – devono essere effettuate rapidamente. Le riforme del settore finanziario nell’ambito del programma hanno rafforzato la resilienza del settore. Ora è in una posizione più forte per sostenere pienamente la crescita futura. Tuttavia, è necessario proseguire gli sforzi volti a ridurre i crediti non performanti, e bisogna accelerare le riforme delle istituzioni finanziarie statali”.
(RTS, FMI, 30/8/2017)
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