L’Austria, in qualità di Presidenza all’UE, ha voluto originariamente organizzare, in segno di buona volontà verso la Serbia, ancora in ottobre questa conferenza intergovernativa e aprire il capitolo 9 sui servizi finanziari. Ma l’idea è stata abbandonata perché diversi stati membri hanno richiesto di vedere prima la relazione sullo stato di diritto, hanno riferito alcune fonti da Bruxelles per RTS.
Questa relazione, che viene presentata due volte all’anno dalla Commissione europea, servirà come base per gli Stati membri per una valutazione politica del numero di capitoli da aprire in dicembre. Attualmente, vi sono cinque capitoli in procedura nel Consiglio europeo. Belgrado si aspetta che vengano aperti almeno tre capitoli entro la fine dell’anno: il cap.17 sulla politica economica e monetaria, il cap.18 sulle statistiche e il cap.9 sui servizi finanziari.
Alcuni di questi temi sarà sicuramente aperto a dicembre, ma l’integrazione europea della Serbia e dei Balcani non ha avuto un tale slancio quanto ci si aspettava quando è stata annunciata la Strategia della Commissione europea per i Balcani occidentali, con il 2025 come possibile anno di adesione, riferiscono gli esperti di Bruxelles. Il deputato del Parlamento europeo Eduard Kukan afferma che l’anno 2025 deve eseere concepito come uno stimolo per la Serbia e agli altri paesi nei Balcani.
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