Gli ultimi dati del Servizio Nazionale per l’occupazione dimostrano che circa 706.000 persone risultato iscritte, e, comparando il dato con quello dello stesso periodo del 2015, la percentuale dei disoccupati risulta essere diminuita del 5,3%: è quanto ha affermato il direttore di questa istituzione, Zoran Martinovic.
“Questo risultato è il migliore degli ultimi anni. La percentuale di disoccupazione da gennaio a marzo di quest’anno è cresciuta del 19% ed era maggiore rispetto all’ultimo trimestre del 2015, però crediamo che nel secondo trimestre calerà, considerando il fatto che il numero dei disoccupati va diminuendo costantemente”, ha detto Martinovic, il quale ha indicato inoltre che durante il periodo estivo si verifica una maggiore richiesta di lavoro nel settore dell’agricoltura, dell’industria alimentare, e dell’edilizia, e conseguentemente, il numero dei disoccupati diminuisce. Ciò dimostra l’incidenza che può avere il lavoro stagionale.
“Il problema è che la maggior parte delle persone ingaggiate per lavori stagionali lavora nel settore informale e questo non può riflettersi sui dati statistici. Queste persone sono quindi ancora registrate presso il Servizio Nazionale per l’occupazione”, ha spiegato Martinovic.
Il direttore del Servizio Nazionale per l’occupazione sostiene anche che l’alta percentuale di persone semiqualificate e non qualificate rappresenti un problema: si tratta di una categoria di persone difficilmente occupabili che rappresenta il 30% all’interno del registro, composta per lo più da persone al di sotto dei 30 anni, di nazionalità rom, disabili e da persone al di sopra dei 50 anni.
(Tanjug, 31.07.2016.)