L’azienda cinese Zijin dovrebbe domani ufficialmente acquisire l’azienda RTB di Bor, unica produttrice di rame, oro e argento in Serbia.
L’azienda cinese Zijin è stata selezionata come partner strategico in quanto nella gara d’appalto si è offerta di acquistare una quota del 63% di RTB, il business plan dal valore di 1,26 miliardi di dollari, inoltre, si è ripromessa di investire 350 milioni di dollari, come anche di coprire il debito di RTB di 200 milioni di dollari e di mantenere tutti e 5.000 posti di lavoro.
La Zijin è uno dei maggiori produttori cinesi di oro e il secondo più grande produttore di rame. In nove paesi impiega 17.500 lavoratori, e l’anno scorso si è classificata al 22° posto come la società mineraria più preziosa al mondo di cui le azioni sono in borsa.
Il reddito d’impresa annuale di quest’azienda è di 10 miliardi di euro (circa 78 miliardi di yuan), mentre l’utile netto del gruppo raggiunge oltre 230 milioni di euro (circa 1,8 miliardi di yuan).
La gara d’appalto prevedeva che il partner strategico di RTB, per una quota di proprietà, investisse almeno 350 milioni di dollari.
L’offerente sarebbe potuto essere qualsiasi società nazionale o estera impegnata nello sfruttamento o nella produzione di rame e di altri metalli preziosi da almeno 10 anni.
Tra le offerte di partnership per la RTB Bor sono state ricevute anche le offerte della società russa Yu Gold e della società canadese Diamond Fields, ma quest’ultima è stata scartata in quanto la documentazione presentata era incompleta.
Lo Stato serbo era da anni che cercava di vendere RTB Bor e la società cinese Zijin, già dall’anno scorso, si riteneva un potenziale acquirente.
Nonostante la soluzione giuridica riguardo al fatto che le imprese pubbliche e statali dovrebbero essere gestite da un management professionale scelto durante la gara d’appalto, l’ex direttore generale di RTB Bor, Blagoje Spaskovski, era in carica da diversi anni e, come è stato recentemente annunciato, lo rimarrà per altri tre anni sotto contratto.
Blagoje Spasovski è stato nominato direttore di RTB Bor dal governo serbo alla fine di ottobre 2008, su suggerimento dell’allora ministro dell’Economia e leader dell’URS, Mladjan Dinkic. Proprio allora iniziò un nuovo ciclo di investimenti a Bor.
Insider nella sua mini serie teleisiva “Miniera di debiti 2013”, ha mostrato al pubblico come il nuovo ciclo di investimenti a Bor si fosse trasformato in una spesa incontrollata di fondi. Nonostante numerose prove di abuso dei fondi, fino ad oggi, nessuno ha ovuto risponder a queste accuse.
Uno dei migliori esempi di spesa incontrollata è la costruzione della fonderia, costruita con prestiti garantiti dallo stato.
Secondo Insider, i fondi per la costruzione della nuova fonderia sono stati triplicati per circa tre anni e mezzo, da 100 a 300 milioni di euro. L’accordo fu concesso alla ditta canadese Lavalin in trattative dirette, senza gare d’appalto, e l’intero lavoro fu completato in una ristretta cerchia di persone.
All’inizio dell’anno, i media avevano annunciato che la polizia, sotto l’ordine dell’Ufficio del Procuratore per il crimine organizzato, aveva iniziato una indagine preliminare sulla la costruzione della fonderia di Bor.
Dato che questo investimento era nato nel momento in cui Mladjan Dinkic era ministro dell’Economia, ed il suo ministero aveva approvato l’intero lavoro, nel mese di gennaio egli fu interrogato dalla polizia. Fino ad oggi, la Procura però non ha avviato nessuna indagine per questo caso, e alla domanda dei giornalisti fino a che punto sono arrivati, la loro risposta è che è sono in corso le indagini preliminari.
Insider ha presentato il caso di RTB Bor nella sua mini serie “Miniera di debiti 2013”.
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