Haradinaj per il Washington Post: Vucic ci offre l’indipendenza ma vuole una parte del Kosovo

Nel suo testo per il Washington Post, Ramush Haradinaj afferma che, con il sostegno russo, il presidente serbo Aleksandar Vucic sta offrendo il riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo in cambio di una parte del territorio del Kosovo.

Egli continua dicendo che “la Serbia vuole creare uno stato etnicamente puro”, togliendo alle persone la loro cittadinanza e le loro case, e aggiunge che al suo paese, il Kosovo, è “stato chiesto di fare una scelta impossibile che ridurrebbe il sacrificio fatto dai soldati americani, e diminuirebbe la stabilità della regione”.

“A causa degli attacchi continui da parte della Serbia, il cui scopo è sminuire la nostra sovranità, la nostra sicurezza e prosperità, ci sono alcuni che vorrebbero il Kosovo si impegnasse nella cosiddetta “pulizia etnica pacifica” nei Balcani. Questo vorrebbe dire arrendersi di fronte alla prepotenza nella speranza che il loro bullismo si fermi. Ma noi non faremo questo, anzi, ci schiereremo contro coloro che vogliono approfittarsi di noi, e allo stesso tempo lavoreremo per ottenere una pace duratura e globale”, aggiunge Haradinaj.

Egli sostiene anche che “la Serbia e il suo alleato, la Russia, continuano a rifiutare il riconoscimento della nostra sovranità e combattono per bloccare la nostra adesione delle Nazioni Unite”, il che rappresenta una “violazione della convenzione di Bruxelles sulla normalizzazione delle relazioni”. La Serbia, sostiene Haradinaj, ha lavorato per bloccare il nostro percorso verso l’adesione all’UE, così come l’appartenenza a molte altre organizzazioni internazionali.

“I nostri sforzi, della settimana scorsa, ad entrare a far parte dell’Interpol sono stati chiaramente minati dalla criminalità organizzata”, sottolinea Haradinaj.

Egli conclude che “fintanto che l’accordo finale raggiunge questi obiettivi e non viola la nostra costituzione, la nostra sovranità e l’integrità territoriale, come fa questa idea mal concepita dello scambio di terreni, io sosterrò questo accordo e solleciterò tutti gli altri a farlo. Pensando in modo creativo e lavorando insieme, il Kosovo e la Serbia possono superare i loro conflitti attuali e le loro dispute per creare una pace duratura a vantaggio di tutta la nostra gente”.

 

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