Si prevede che da settembre circa 30.000 commercianti, medici, infermieri e tecnici della Macedonia settentrionale e dell’Albania verranno a lavorare in Serbia senza bisogno di documenti aggiuntivi, visti di lavoro o permessi speciali.
Questo è possibile grazie all’iniziativa Open Balkans e all’apertura del mercato unico del lavoro. Inoltre, grazie all’iniziativa, l’intera regione diventerà molto più attraente per gli investitori stranieri perché sarà più facile trovare i lavoratori che attualmente mancano, secondo gli esperti.
Il direttore dell’Ufficio per l’informatica e l’e-government del governo serbo, Mihailo Jovanović, ha commentato: “Pensiamo che vedremo lavoratori di tutti i gradi di istruzione – quelli con titoli universitari, così come quelli con diplomi di scuola superiore e istruzione elementare completa. I lavoratori dell’edilizia e dell’agricoltura sono attualmente molto richiesti. Ci aspettiamo di vedere molto interesse anche per i lavori nel settore sanitario, grazie agli stipendi più alti”.
Per poter lavorare in uno di questi tre Paesi, i cittadini di Serbia, Macedonia del Nord e Albania dovranno inserire i propri dati sul sito web dell’e-Government. Poi riceveranno un numero identificativo, fornito dall’iniziativa Open Balkans. Ogni lavoratore a cui viene assegnato il numero identificativo potrà accedere ai posti di lavoro disponibili in base alle tre gradi di istruzione. La procedura è la stessa per i cittadini dei tre Paesi.
(Vesti Online, 09.08.2022)
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