EBRD: “La Serbia deve continuare le riforme, risultati migliori del previsto”

La prospettiva della crescita economica a medio termine della Serbia è favorevole, se si mantiene la stabilità macroeconomica e se continua il processo delle riforme, sostenuto da un buon potenziale delle risorse umane e dall’accelerazione del processo di adesione all’Ue, viene valutato dalla Banca Europea per la Ricostruzione e per lo Sviluppo (EBRD).
Nella relazione per il 2015/2016 sulla transazione dei paesi in cui questa banca è attiva, l’EBRD valuta che il governo serbo dovrebbe continuare le riforme per raggiungere un equilibrio fiscale di lungo termine, mentre il paese ha realizzato risultati migliori di quelli previsti per quanto riguarda il consolidamento fiscale.
“L’implementazione delle riforme strutturali previste dal programa del Fondo Monetario Internazonale, nonchè la riforma dell’amministrazione pubblica e delle aziende statali, rappresenta la chiave per raggiungere un equilibrio fiscale a lungo termine e per migliorare le prospettive della crescita economica”, viene indicato nel documento pubblicato sul sito ufficiale dell’EBRD.Nel 2016 le priorità principali del governo serbo dovrebbero essere la realizzazione efficace degli investimenti pubblici, che non sono stati realizzati nel 2015, mentre l’implementazione dei progetti d’investimento già avviati nel settore pubblico dovrebbero essere accelerati per incentivare la crescita economica.

Lo sviluppo della rete di trasporto, quali i corridoi 7 e 10, dovrebbe essere il motore principale della crescita economica che avrà effetto a lungo termine sugli investimenti esteri e sullo scambio commerciale, viene valutato dall’EBRD nella sua relazione per l’anno precedente. Inoltre, questa istituzione finanziaria internazionale ritiene che il governo serbo deve occuparsi del problema dei prestiti non restituibili, la cui percentuale è troppo alta anche secondo gli standard regionali.

Secondo l’EBRD l’esportazione continua ad essere il motore chiave della crescita, sostenuta da un recupero della domanda dei paesi europei.

Negli ultimi sei anni, la Serbia è sopravvissuta a tre recessioni, mentre nel 2015 ha realizzato un recupero. L’EBRD si aspetta che la percentuale di crescita nel 2016 sarà maggiore in accordo all’aumento degli investimenti, alla crescita dell’esportazione e al recupero dei consumi privati.

(Tanjug, 29.01.2016.)

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