“Geox” e “Ditre Italia” aprono le fabbriche nella zona franca di Vranje

Il 31 gennaio, in occasione della festa della città sarà aperta ufficialmente la fabbrica di calzature dell’azienda italiana “Geox” e questo sarà l’inizio della vita economica nella zona franca di Vranje. Un altro investitore italiano dovrebbe “indirizzarsi” verso la zona franca di questa città del sud della Serba. Si tratta dell’azienda “Ditre Italia” che produce i mobili. Solo queste due aziende hanno occupato 33 ettari della zona franca. 
Il terreno di 114 ettari che si utilizzava prima per l’addestramento militare è stato concesso al Comune di Vranje in accordo con il Ministero della Difesa. Con gli investimenti di 15 milioni di dinari in totale, l’autorità locale è riuscita a costruire infrastruttura, installare le condotte idriche e quelle di energia elettrica. Inoltre, sono state costruite le strade che consentono l’entrata e l’uscita diretta verso e dal Corridoio 10 in direzione alla confine con Macedonia e in direzione alla città di Nis.
“Il valore dei lavori per l’attrezzaggio della zona ammonta oltre duecento milioni di dinari. Però, abbiamo dovuto farlo per rispondere a tutte le richieste delle aziende straniere che vogliono aprire la loro produzione qui”, ha detto Ivan Stojkovic, il direttore della zona franca di Vranje.
La “Ditre Italia” dovrebbe assumere oltre 400 persone: un serio potenziale, in particolare per il posizionamento della città di Vranje sulla mappa degli investitori potenziali.
“A Vranje ci sono circa diecimila persone disoccupate. E’ chiaro perchè l’arrivo di queste due aziende è tanto importante per noi. Credo che questo spingerà anche gli altri investitori esteri ad aprire le loro fabbriche qui. Il nostro vantaggio è una posizione geostrategica, nonchè il fatto che il porto di Salonicco è più vicino da qui che da Belgrado”, dice il sindaco di Vranje, Zoran Antic che ritiene che con il sostegno dei ministeri competenti vi potrebbero venire anche gli altri investitori dalla Turchia e dall’Unione europea.
Antic ritiene che le zone franche a Vranje e alle altre città della Serbia contribuiscono alla promozione delle potenzialità di investimento di un paese. Con l’apertura delle nuove fabbriche si lavorerà sull’arredamento ulteriore della zona franca e dell’ambiente industriale ai fini di aumentare il numero degli occupati di Vranje e vicinato. 
(Danas, 18.01.2016.)

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