Il Commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle situazioni di emergenza Christos Stylianides ha visitato oggi la Serbia per incontrare il Primo Ministro Aleksandar Vucic, il ministro del Lavoro, dell’occupazione, e delle questioni sociali Aleksandar Vulin e il Commissario per i rifugiati e migrazioni Vladimir Cucic. Alla vigilia della sua visita a Belgrado, Stylianides ha detto che la Serbia è un partner chiave nella gestione della crisi dei profughi che è in corso in tutta Europa.
Sono state discusse quattro questioni chiave: il modo in cui la Serbia ha gestito la crisi, per il quale Stylianides ha ringraziato la leadership serba; l’impegno dell’UE nel sostenere la Serbia in questo; gli aiuti umanitari e la ricerca di soluzioni alla crisi dei rifugiati; nonché la partecipazione della Serbia al meccanismo di protezione civile dell’UE.
“La Serbia è un partner chiave dell’UE. Ciò è illustrato dall’apertura del primo capitolo nei negoziati con l’Unione europea nel mese di dicembre, ma anche dalla gestione della crisi dei rifugiati, che non si manifesta solo al livello europeo e nazionale, ma globale”, ha detto Stylianides, sottolineando che “La Serbia compie un lavoro che è da ammirare, ed lo fa in condizioni molto difficili.” Egli ha aggiunto che l’Unione europea sostiene i suoi partner e che fornirà alla Serbia l\assistenza finanziaria per aiutarla a compiere la sua parte di lavoro durante la crisi dei migranti. Inoltre, ha ricordato che nel dicembre dello scorso anno sono stati assegnati ulteriori 13 milioni di euro per gli aiuti umanitari, dopo di che la cifra totale che raggiungono l’importo di 22 milioni di euro, la gran parte dei quali è stata destinata alla Serbia.
“Operando come una squadra coerente possiamo reagire dando una risposta più efficiente” – ha detto Stylianides e ha sottolineato che la comunità internazionale deve trovare soluzioni politiche ai conflitti dedicandosi alle radici della crisi.
Vucic ha fatto notare che la crisi dei profughi è ancora in corso, e che ieri più di 2.500 i migranti sono entrati in Serbia. Questo è anche è il numero medio in base giornaliera. “Il popolo in Serbia non percepisce che il problema esiste ancora”, ha osservato Vucic, indicando il buon funzionamento delle autorità competenti. Vucic ha ringraziato il commissario europeo per l’assistenza fornita dall’UE e ha assicurato che la Serbia eseguirà con successo e da paese serio e responsabile ogni attività richiesta dall’UE, tutelando i diritti di queste persone, rispettando i diritti umani, ma anche farà ciò che è accordato e che costituisce la politica globale dell’Unione. Egli ha, inoltre, ringraziato il Commissario europeo, ovvero il suo paese di origine Cipro, per il supporto fornito al momento della decisione sull’apertura del primo capitolo dei negoziati dell’UE con la Serbia, aggiungendo “Mi auguro che nel prossimo periodo apriremo ulteriori capitoli e chiuderemo alcuni rapidamente”.
L’ufficio dell’Unione europea in Serbia cha annunciato ieri che durante la missione Stylianides, Vulin e Vucic visiteranno anche il centro di accoglienza transitoria Adasevci dove aprirà un nuovo spazio per bambini finanziato da UNICEF e Unione Europea.
(Tanjug, Blic; 15.01.2016)