Conto alla rovescia per decidere sulle elezioni politiche anticipate

Si attende di sapere se con le elezioni regionali e locali si terranno anche le elezioni parlamentari anticipate. Ieri, il primo ministro ne ha discusso con il presidente della Repubblica. Precedentemente era stato annunciato che il presidente del governo, che è anche il capo del partito del progresso serbo (SNS), avrebbe chiesto l’approvazione del Consiglio del partito per annuciare le elezioni. 

Dopo la sua dichiarazione che non può decidere da solo se le elezioni parlamentari straordinarie si terranno o no, il primo ministro serbo, Aleksandar Vucic si è incontrato con il presidente Tomislav Nikolic. Dopo la loro riunione non è vi è stata una conferenza stampa, però si sa qual’è l’atteggiamento del presidente. Anche se il presidente crede che non ci sia bisogno di elezioni anticipate, rispetterà la decisione del primo ministro. Anche Aleksandar Vucic ha detto che vuole evitare le elezioni, però che esse dipendono anche dall’atmosfera nella società.

“Secondo me bisogna annunciare le elezioni per vedere che cosa la gente pensa sulla politica delle riforme di Aleksandar Vucic, del suo governo e del partito del progresso serbo, e cosa pensa sugli scandali criminali del partito democratico di Bojan Pajtic”, ha detto il capo del gruppo parlamentare del partito del progresso serbo, Zoran Babic.

Sembra che l’opposizione sia pronta. Il leader dei democratici, Bojan Pajtic ha invitato tutti i partiti dell’opposizione a una riunione per mettersi d’accordo sulla partecipazione comune alle elezioni.

“Noi da soli, con 11% dei consensi non possiamo sostiture il governo. Per questo, il 19 gennaio chiediamo a tutti i partiti di orientamento europeo che non sono parte del governo attuale di incontrarsi con noi”, ha detto Pajtic.

Il partito di Rasim Ljajic è pronto per le elezioni locali e regionali, come anche per le elezioni parlamentari eventuali. “Certo, il partito principale nella coalizione dovrebbe dicidere su questo. Personalmente, non vorrei che si annuncino le elezioni straordinarie, però mi stupirei se non si tenessero”, ha detto Ljajic.

Neanche il leader del partito socialista e il partner della coalizione, Ivica Dacic non sostiene le elezioni anticipate.

“Il partito del progresso valuta che le elezioni locali e regionali seguite dalle elezioni parlamentari potrebbero portare ad essi il miglior risultato su tutti e tre livelli. Non ci sono altri motivi, perchè la coalizione è stabile. Anche se il partito socialista non facesse parte di questa coalizione, c’è la maggioranza necessaria e non ci sono grandi problemi politici ed economici”, dice Bojan Klacar di  CESID (Centro per la democrazia e per le elezioni libere).

(RTS, 14.01.2016.)

 

 

 

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