#1su5 milioni: Dopo sei mesi di proteste quali sono le prospettive?

Dopo le fredde notti di novembre, le nevicate di gennaio e febbraio e sotto le forti piogge di aprile i cittadini di Belgrado anche oggi, con il caldo e il sole, marciano infelici per le strade di Belgrado in segno di protesta.

Questo sabato, saranno segnati i sei mesi dalle prime proteste #1su5milioni ed è stato annunciato un numeroso raduno in diverse città della Serbia.

Nel frattempo, molto è cambiato – si è passato da una protesta civile ad un rally guidato dall’opposizione, da una decina di migliaia a un numero significativamente minore di partecipanti.

Così abbiamo deciso di parlare con coloro che sono andati alle prime proteste e poi hanno rinunciato, con quelli che non sono mai usciti per le strade e con quelli che continuano a marciare ogni sabato.

*Perché non marciate più?

“Non credo più nelle proteste, hanno troppi punti neri – dichiarazioni sempre più nazionaliste, l’incompetenza dei leader dell’opposizione, poca organizzazione”, ha dichiarato il trentunenne Marko Nikolic, per BBC. Secondo lui, si era iniziato troppo presto a cantar vittoria e a girare con lo slogan “È iniziato”.

“Le persone in questa maniera sperano che tutto ciò possa cambiare ed essere risolto rapidamente, mentre questa situazione durerà  per almeno altri tre anni”, aggiunge Nikolic.

La sua collega Andjela Pavlovic spiega che alle proteste non vi partecipa più perché sono passati sei mesi e nulla è cambiato.

“L’opposizione non è ben unita e non possiede nuove idee, inoltre mi dà molto fastidio Bosko Obradovic, perché con l’estrema destra non potrò mai essere pienamente d’accordo, nemmeno quando si tratta di abattere il regime di Vucic”, ha detto Adjela Pavlovic.

*Perché non sei uscita alle proteste?

“Non che io sia d’accordo con la politica dell’attuale governo, è solo che non ho tempo”, ha detto per BBC la 38enne Sara Minic. “Da madre single, devo avere due lavori per sfamare i miei due bambini, non ho davvero tempo per andare alle proteste”.

Tuttavia, Sanja Minic sottolinea che le proteste sono significative, perché le persone mostrano agli altri che alcune cose “possono cambiare o perlomeno iniziare a cambiare”.

*Perchè marciate ancora?

“Quando un governo autoritario soffoca la libertà civile, censura i media, manipola le informazioni ed intimidisce e umilia i cittadini, non c’è cosa più importante che unirsi e mostrare coraggio civico e disobbedienza”, ha detto Nadia Maslar per BBC.

Bogdan Djordjevic ha 27 anni e dice che continua ad andare alle proteste, ma molto meno dopo il tanto atteso raduno del 13 aprile.

“Credo che ogni forma di resistenza a questo governo sia una cosa buona e che ci siano svariate ragioni per protestare”, ha detto per BBC.

https://www.bbc.com/serbian/lat/srbija-48560019?fbclid=IwAR2kVm1gMh46xvAqrot05axyqn7Kuc5yBocahfwJgo7feogaPnS5E8GRLk8

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